Genova – Sarà l’autopsia ordinata dal magistrato che segue il caso a svelare le cause della morte di Stefano Leveratto, il 43enne appassionato di maratone trovato morto nella sua abitazione di Quezzi.
L’uomo è stato trovato riverso a terra, forse stroncato da un malore improvviso che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere stato causato da farmaci assunti per perdere peso.
L’uomo, infatti, solo poco tempo fa pesava oltre 140 chili e secondo amici e parenti aveva perso circa 50 chili a seguito di una dieta rigidissima e accompagnata da un forte allenamento sportivo che aveva portato Leveratto ad una condizione fisica tale da consentirgli la partecipazione a maratone di 42 chilometri come quella di Firenze e di Torino, con buoni risultati.
Forza di volontà unita a un impegno durissimo o, forse, come sospetta qualcuno, un “aiuto” esterno con farmaci anoressizzanti che tolgono l’appetito o, peggio, a base di anfetamine usate per accelerare il metabolismo.
Farmaci che l’uomo potrebbe aver assunto anche senza essere informato sino in fondo dei rischi o della loro pericolosità per la salute.
L’esame medico legale chiarirà ogni mistero e farà luce sulle ultime ore di un uomo che aveva deciso di cambiare radicalmente la propria vita ed era passato dall’eccesso di peso ad una forma fisica invidiabile ma che potrebbe averlo condotto alla morte.