Genova – Nessuna pillola e nessun farmaco nella “dieta” di Stefano Leveratto, l’altreta di 44 anni trovato morto nella sua abitazione di Quezzi. Ne sono convinti i familiari che piangono il congiunto ma sono forse ancora più rattristati dalle ipotesi investigative emerse nelle ultime ore.
Secondo la sorella, infatti, il dimagrimento veloce e drastico di Stefano sarebbe avvenuto solo grazie ad una dieta ferrea e a tanto sport.
Il decesso dell’uomo, che aveva perso oltre 40 chili negli ultimi mesi, ha fatto scattare le indagini di rito che vengono eseguite in ogni caso di morte improvvisa ed apparentemente inspiegabile. Il magistrato formula un’ipotesi per poter attivare l’esame dell’autopsia che chiarisce ogni dubbio.
Il timore, infatti, è che il giovane abbia usato, magari inconsapevole degli effetti, farmaci anoressizzanti per combattere la fame o, peggio, sostanze in grado di accelerare il metabolismo.
Un’ipotesi investigativa che non può essere omessa e che procede anche per cercare eventuali responsabilità di terzi.
I familiari attendono l’esito dei test tossicologici che accerteranno la presenza o meno di farmaci ma sono certi che non emergerà nulla di anomalo.
Nell’abitazione di Stefano Leveratto non sono stati trovati farmaci o sostanze particolari e gli esami sono solo un passaggio necessario per escludere ogni seppur minimo dubbio.