C’è un colpo di scena nel caso della morte di Giulia di Sabatino la ragazza morta lo scorso 31 agosto e precipitata da un cavalcavia sull’autostrada A14. Gli esami sui resti della vittima hanno confermato l’identità di un giovane che era stato visto in compagnia di Giulia la sera della morte e che viaggiava su una Panda di colore rosso.
Del caso si è parlato nuovamente nel corso della trasmissione Chi l’ha visto che ha sempre sostenuto la tesi dei genitori della vittima che non hanno mai creduto ad un suicidio.
Il DNA ha infatti confermato che Giulia, la notte della morte, aveva avuto un rapporto sessuale con un giovane già identificato dagli inquirenti e che aveva proprio una Panda rossa.
Il ragazzo è stato individuato ed indagato per la vicenda e potrebbe fornire elementi utili a ricostruire quanto avvenne quella tragica notte.
Ad inchiodarlo la testimonianza di un passante che ha subito raccontato di essere passato sul cavalcavia e di aver visto la ragazza in compagnia di un giovane a bordo di una Panda rossa. Il teste aveva raccontato anche di aver visto che la ragazza sembrava voler sfuggire alla presa del conducente del mezzo.
I genitori di Giulia si domandano come mai il ragazzo abbia aspettato tutto questo tempo prima di farsi vivo e perchè non ha dichiarato subito quello che è accaduto quella notte.
Il ragazzo ha infatti dichiarato di aver trascorso la serata con Giulia e che i due si sono appartati per un rapporto sessuale ma che poi ha riaccompagnato Giulia sul cavalcavia da dove sarebbe poi precipitata.
Secondo la madre della vittima sarebbero state offerte sostanze alla ragazza che potrebbero averne alterato la personalità o, peggio, potrebbero averne causato la morte.