Verona – Ha confessato l’omicidio della madre della sorellina Andrei Filip, il cittadino di origine romena che esattamente una settimana fa aveva deciso di uccidere le due donne e farle a pezzi prima di gettarle nelle acque del fiume Adige.
Gli investigatori, che fin da subito nutrivano più di un sospetto sull’uomo, lo hanno intercettato proprio mentre si dirigeva verso la Romania, col chiaro obiettivo di lasciare il paese per non dover subire interrogatori e arresti.
Non è servito più di un giorno di interrogatori e domande per portare l’uomo a confessare il duplice omicidio, costato la vita a Mirela Balan, badante anch’essa di origine romena, e alla figlia di 12 anni, sorella dell’omicida.
Il lavoro passa adesso nelle mani dei sommozzatori, il cui compito sarà quello di ritrovare i corpi delle due donne, gettati nell’Adige in condizioni già deteriori e probabilmente assai difficili da recuperare nella loro interezza, a causa della macabra decisione dell’omicida di fare a pezzi le due vittime prima di sbarazzarsi dei cadaveri.
Stando alle prime indiscrezioni trapelate dalla Procura di Verona, i corpi sarebbero stati straziati con un coltello, rinchiusi in due sacchi e gettati nell’acqua del fiume con la speranza che la corrente potesse portarli lontano.