Genova – Un carico di rifiuti pericolosi in un container custodito nel porto di Voltri/Prà ed in procinto di essere imbarcato per l’Africa. La scoperta è stata fatta dagli uomini dell’Agenzia delle Dogane di Genova in collaborazione con i carabinieri di Gorizia e del nucleo ecologico di Genova.
Seguendo le tracce di un traffico internazionale di rifiuti pericolosi, gli investigatori hanno individuato il container che, secondo le bolle di accompagnamento, era diretto in Camerun.
Una volta aperto hanno trovato parti di auto e copertoni esausti che, molto probabilmente, erano diretti nel paese africano per essere utilizzati come parti di ricambio.
Non si esclude, però, che l’organizzazione, composta da italiani e cittadini del Camerun, avesse organizzato un modo illecito per smaltire rifiuti pericolosi.
Secondo gli investigatori, infatti, la banda spediva via mare anche batterie esauste e componentistica elettronica che, in Europa, doveva essere smaltita con costi molto alti e che, invece, veniva inviata in Africa dove le leggi anti inquinamento sono più “permissive”.
La scoperta di materiale pericoloso al Porto di Voltri/Prà ha riacceso anche le polemiche sulla necessità di rafforzare i controlli sulle merci in ingresso ed in uscita. La memoria del container contenente rifiuti radioattivi, scoperto alcuni anni fa, non fa dormire tranquilli i residenti delle abitazioni più vicine allo scalo merci del terminal VTE.