Roma – Dopo tre anni di regressione, il Pil dell’Italia torna a salire.
A comunicarlo è l’Istat, che attraverso una nota sul proprio sito ufficiale ha comunicato come “in volume il Pil sia aumentato dello 0,8%, registrando una crescita dopo tre anni consecutivi di flessioni”.
Rispetto alle stime dello 0,7% e dello 0,9% proposte rispettivamente dall’Istat (nel febbraio scorso, ndr) e dal Governo in sede di revisione del Documento di Economia e Finanza (nel settembre 2015, ndr), meglio conosciuto come “Def”, il dato diffuso questa mattina si colloca proprio nel mezzo, a fotografare una situazione in lieve ma progressiva ripresa.
Con l’aumento del Prodotto Interno Lordo italiano diminuisce anche il rapporto deficit/Pil, che attesta” l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, al -2,6%, a fronte del -3,0% del 2014″.
Tra le note più rilevanti strettamente legate al dato sul Pil vi è sicuramente quella inerente alla domanda interna e a quella estera in ambito commerciale.
Nello specifico, l’Istat comunica che “la domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,5 punti percentuali, mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo di 0,3 punti”.
Da segnalare poi, oltre al dato sull’aumento del Pil, anche quello legato all’occupazione e alla disoccupazione (clicca qui per nota Istat), che dall’ultimo rapporto mensile segnala una situazione in lieve ripresa dopo il calo del dicembre scorso per quanto concerneva le percentuali di occupazione (-0,2%).
Come documentato dall’Istat, “a gennaio 2016 la stima degli occupati cresce dello 0,3% (+70mila persone occupate), tornando al livello di agosto 2015″.
“La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99 mila), mentre calano i dipendenti a termine (-28 mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento di occupati riguarda sia gli uomini sia le donne e il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente”.
All’aumento dell’occupazione fa da contraltare una situazione stabile per quanto riguarda la disoccupazione, per cui a gennaio 2016 la stima rimane in linea coi dati precedenti, con “un tasso di disoccupazione èpari all’11,5%, pressoché invariato dal mese di agosto”.
Andrà segnalato, in chiusura, come “su base annua il numero di occupati sia in crescita dell’1,3% (+299 mila)”, mentre diminuiscano disoccupati (-5,4%, pari a -169 mila) e gli inattivi (-1,7%, pari a -242 mila).