Lahore (Pakistan) – Nelle ultime ore sono state 15 le persone arrestate dalla polizia pakistana nell’ambito delle indagini sull’attentato che ieri a Lahore, in Pakistan, ha causato la morte di 72 persone ed il ferimento di 320.
A dare la notizia degli arresti è stata “Geo Tv” che ha fatto sapere, inoltre, che tra gli arrestati ci sono anche i fratelli del giovane uomo che si è fatto saltare tra le famiglie che stavano celebrando la Pasqua nel Gulshan-e-Iqbal Park della città.
L’attentatore è stato identificato con il nome di Yousuf, un ragazzo di 28 anni, residente nel distretto di Muzzafargarh. Al momento dell’esplosione diverse famiglie si trovavano all’interno del parco per celebrare la Pasqua, mentre il luogo non era protetto dalla polizia. L’attacco è avvenuto al tramonto ed il kamikaze ha scelto di farsi esplodere a poca distanza dai giochi dei bambini.
Il premer pakistano Nawaz Sharif si è immediatamente recato a Lahore per far visita ai feriti ed essere in prima linea nello svolgimento delle indagini per il fermo della squadra di terroristi che ha preparato l’attacco di ieri.
Purtroppo, rispetto ad una prima stima, il numero dei morti si è portato a 72, salito anche il numero di feriti, con le operazioni di soccorso ancora in corso. Numerosi, tra coloro che hanno perso la vita, anche i bambini, circa 30, che si trovavano con le famiglie e stavano trascorrendo qualche ora all’aria aperta.
Le autorità pakistane hanno indetto tre giorni di lutto.
I media locali hanno ripreso diverse testimonianze che raccontano di una carneficina a seguito dello scoppio con sangue e resti umani sparsi sull’erba. Taxi e autorisciò parcheggiati vicino agli ingressi del parco di Iqbal hanno fatto da spola con gli ospedali per trasportate i feriti.
L’attacco è stato rivendicato dal gruppo talebano Jamatul Aharar che ha fatto sapere di aver avuto come obiettivo i cristiani ed ha annunciato l’intenzione di compiere attacchi simili in futuro spiegando che altri possibili bersagli sono le infrastrutture dello Stato e del governo, le scuole e le università.