Roma – Otto mamme su dieci non sono soddisfatte dell’alimentazione dei propri figli. È quanto emerge da una ricerca Doxa sulle abitudini alimentari delle mamme italiane, e sul modo in cui nutrono i propri pargoli. La metà è convinta che i propri figli assumano poca frutta e verdura, ma al tempo stesso 4 su 10 ammettono di essere ansiose, e di avere dei dubbi su cosa sia più giusto mettere in tavola per i propri figli. Per loro, internet diventa sempre più spesso strumento con cui informarsi su un determinato alimento.
In questo quadro di confusione e stress da alimentazione, il pollo mette d’accordo tutti. Sei mamme su 10 ritengono la sua carne magra e nutriente, mentre per i bambini è il quarto cibo preferito dopo la pasta, la pizza e i dolci. Le carni bianche sono inoltre da preferire alle rosse anche per i pediatri: “Hanno pochi grassi di buona qualità, una elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico”, spiega Giuseppe Morino, responsabile dell’unità ospedaliera competente per l’educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.
La ricerca è stata condotta su un campione di 500 persone, rappresentativo di 5 milioni di donne con bambini di età compresa tra i 2 e i 14 anni. I soggetti scelti per l’indagine hanno risposto a un questionario online, da cui è emerso che giustamente quasi tutte non abbinano la pasta o il riso con il pane o le patate, mentre una su due eccede con la quantità di formaggio, inserito in media 3 o 4 volte a settimana nel menù. Tre donne su 10 considerano invece i legumi un contorno da abbinare a un secondo ricco di proteine, la carne viene consumata 3 volte a settimana mentre i cereali solo 2. È diffusa infine la consapevolezza che i più giovani consumano troppi cibi e bevande zuccherate e troppi grassi.
“Proporre ogni giorno pasta e pane è cosa buona e giusta – aggiunge Morino – l’importante è non associare questi alimenti tra loro e differenziare il più possibile, inserendo cereali che sono ricchi di fibre, o prediligendo pasta e pane integrali. Bene anche il pesce e, massimo due volte alla settimana, si possono alternare uova, prosciutto o formaggi”.