Roma – Oggi “è la festa della libertà di scelta, è la festa che riunisce tutti gli italiani: il 2 giugno del 1946 l’introduzione dell’autentico suffragio universale fece compiere il salto di qualità all’Italia”, afferma il presidente
della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista pubblicata oggi. E in questo primo anno e mezzo da capo dello Stato “i miei incontri al Quirinale o in giro per il Paese hanno confermato una mia sensazione consolidata: l’Italia nel suo complesso – dice Mattarella – è molto migliore di come noi stessi a volte la dipingiamo”.
E di fronte alle incognite dei nostri tempi il presidente della Repubblica afferma: “Cornice repubblicana ed europea insieme sono l’ambito più efficace d’iniziativa dell’Italia contemporanea. A sfide globali occorrono risposte globali. Terrorismo, crisi finanziarie, migrazioni: nessun Paese e’ in grado di affrontarle da solo. L’Europa non deve ritrarsi dalle sue responsabilità”.
La questione morale: “la corruzione in Italia esiste – afferma il capo dello Stato al Corriere della sera – ed è un
fenomeno grave, ma a differenza di altri luoghi da noi viene combattuta e la risposta delle istituzioni si fa sentire”.
E sul suo stile ‘antimediatico’ Mattarella commenta: “E’ indispensabile rispettare le regole che presiedono la
democrazia, tra cui il non superare i limiti delle proprie competenze: neppure il presidente della Repubblica puo’
attribuirsi compiti che la Costituzione affida ad altri”.