Genova – Era un tentativo di furto quello sventato ieri da due coniugi poliziotti che in via Maddaloni, alla Foce, hanno notato tre giovani nomadi che entravano nel portone del loro condominio con far sospetto.
Una volta richiesto l’intervento di una volante della Polizia, i due poliziotti fuori servizio hanno aiutato i colleghi a individuare le tre persone e interrogarle sul movente dei loro spostamenti. A questo punto i tre giovani avrebbero giustificato la loro presenza riferendo di essere in viaggio dalla Francia alla ricerca di un’amica che anni prima lavorava come domestica in quel caseggiato.
Ritenuta una giustificazione poco credibile, i poliziotti hanno deciso di accompagnare i sospettati in Questura per accertamenti più approfonditi. Gli agenti hanno così appreso che si trattava di tre donne di origine ucraina, rispettivamente di 14, 22 e 23 anni, tutte domiciliate presso un campo nomadi di Avignone in Francia.
Dalla comparazione delle impronte digitali sono poi emersi, a carico della maggiore delle tre sospettate, numerosi precedenti di Polizia, tra cui uno che avrebbe previsto un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale dei Minori di Venezia nel 2008. In quel caso avrebbe dovuto scontare una pena di 2 mesi e 17 giorni di reclusione per furto aggravato in appartamento. La 23enne è stata così tratta in arresto e associata presso la casa circondariale di Pontremoli (Massa Carrara).