Washington – Scontro su economia, terrorismo e razzismo al primo dibattito presidenziale in diretta tv tra Donald
Trump e Hillary Clinton, alla Hofstra University di Long Island. Il miliardario, senza la consueta cravatta rossa a favore di una blu Balestra, tirando spesso su con il naso e con il piglio forzatamente serioso, ha tentato di demolire l’operato della rivale, soprattutto come Segretario di stato, dallo scandalo delle email al disastro “creato in Medio Oriente”, fino “al vuoto” dell’amministrazione di Barack Obama che ha steso un tappeto rosso all’ Isis.
L’ex first lady, sfoggiando una mise pantalone “total red”, lo ha accusato di avere un rapporto piuttosto “tenue” con la verità e di relazioni pericolose con personaggi come il presidente russo Vladimir Putin, “scandalosamente” invitato a scatenare i suo hacker contro di lei. Lo ha poi deriso per aver addebitato i cambiamenti climatici ad uno “scherzo dei cinesi” e stigmatizzato per il fatto di essere pronto a dire le cose “più folli” pur di esser eletto, a partire dalla “bugia razzista” sul fatto che Obama non fosse cittadino americano.
“Solo parole, nessuna azione”, ha contrattaccato il miliardario, segnalando la fuga all’estero di aziende e posti di lavoro ed indicando addirittura il Messico come modello da seguire sul fronte delle tassazione. In più di un’occasione è stato costretto alla difensiva, come quando ha preso di mira Hillary per essersi recentemente defilata dalla campagna mentre lui girava il Paese.
“Penso che Donald mi abbia appena criticata per essermi preparata per questo dibattito. E’ vero, l’ho fatto. E sapete anche per cosa mi sono prepara? Per diventare presidente”, ha affermato Hillary scatenando l’applauso del pubblico,
sebbene vietato dal regolamento per i dibattiti presidenziali.
“Il nostro Paese sta soffrendo a causa di persone come il Segretario Clinton”, ha rincarato il tycoon newyorchese. Politica di carriera, in sella per 30 anni, “perché tiri fuori soluzioni solo ora?”, ha ironizzato Trump mentre lei gli faceva notare di aver costruito un impero con i soldi di papà e di aver guadagnato sulla pelle della piccola impresa durante tutta la sua carriera. Il candidato repubblicano è stato poi messo sotto pressione per i suoi commenti
sulle donne, compresi quelli rivolti alla rivale democratica perché “non ha il look” da presidente. Lui, invece di indietreggiare, ha rilanciato, accusandola di non avere neppure “l’energia” per la Casa Bianca.
“Ebbene, non appena avrà viaggiato in 112 Paesi e negoziato accordi di pace…o anche passando 11 ore a testimoniare davanti ad una commissione congressuale, allora potrà parlarmi di energia”, ha tuonato la Clinton.
“Penso che il mio principale asset sia di gran lunga il mio temperamento. Ho un temperamento vincente”, ha affermato Trump suscitando l’ironico ghigno della rivale. ”
Donald è stato tra coloro che hanno tifato per la crisi immobiliare. Nel 2006 disse di auspicare il collasso perché gli avrebbe consentito di fare acquisti e guadagnare. Ebbene il collasso c’è stato”, ha osservato Hillary.
“Si chiama fare business”, e’ stata la difesa di Trump. Quanto alla lotta contro il terrorismo, l’aspirante presidente Gop a ha biasimato l’ex titolare della diplomazia Usa perché pubblicizza su internet la sua strategia.
“Fa sapere tutto ai nemici – ha rimarcaro – non credo che il generale Douglas MacArthur avrebbe gradito particolarmente”.
Il prossimo appuntamento, con il dibattito presidenziale, è fissato per il 9 ottobre alla Washington University d St. Louis.
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