Ragusa – Trent’anni di reclusione e l’accusa di essere una bugiarda e una manipolatrice con manie di protagonismo. Sono stati questi i capi d’accusa con cui la Procura di Ragusa ha voluto descrivere Veronica Panarello, madre del piccolo Loris (8 anni, ndr) che nel novembre 2014 è stato ucciso e successivamente nascosto perché non fosse ritrovato il cadavere. Nella requisitoria del Procura ragusana si legge dunque di una richiesta di 30 anni di carcere, pena che risponderebbe alle accuse di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.