Genova – Allevava cani di razza beagle in un terreno nell’alessandrino ma senza seguire le prescrizioni di legge in materia di identificabilità degli animali. Un medico di origini peruviane residente a Genova è finito nei guai, a Pareto, in provincia di Alessandria per una sessantina di cani ammassati in recinti e spazi non idonei e per non aver registrato con microchip e anagrafe canina i suoi animali.
I carabinieri hanno ispezionato il terreno dopo le segnalazioni di alcune persone che lamentavano le precarie condizioni in cui vivevano gli animali.
Nel corso della verifica i militari hanno trovato molti animali senza microchip e condizioni igieniche non idonee e hanno denunciato l’allevatore abusivo.
Gli animali sono stati affidati ad associazioni ambientaliste e ora sono in corso controlli per verificare se l’uomo rivendeva gli animali traendone profitto illecitamente o se, invece, è solo un appassionato non più in grado di mantenere nelle condizioni ottimali i suoi animali.