Genova – La Polizia di Stato ha tratto in arresto per concorso in rapina aggravata e continuata due pluripregiudicati italiani di 42 e 60 anni, residenti nel capoluogo ligure. In seguito alle indagini durate circa tre mesi sono stati raccolti gravi elementi di responsabilità in relazione a tre rapine, di cui una consumata e due tentate, commesse nel mese di agosto scorso ai danni di alcuni esercizi commerciali del quartiere genovese di Marassi. Un quartiere che era rimasto particolarmente scosso quando la mattina del 19 agosto i due malviventi, giunti sul posto a bordo di un motociclo rubato e travisati con caschi e fazzoletti, avevano tentato di impossessarsi del fondo cassa dell’esercizio commerciale “Tigotà”, di Corso De Stefanis, minacciando con un grosso coltello una delle cassiere, la cui reazione era stata sufficiente a metterli in fuga.
Insoddisfatti dall’insuccesso, soltanto pochi minuti dopo, i malviventi avevano però portato a compimento, con le medesime modalità, una rapina in danno del vicino negozio “Ipersoap” sottraendo una somma di 300 euro.
Nel pomeriggio del successivo 23 agosto, i due avevano tentato un’ulteriore rapina, con identico modus operandi, in danno dell’esercizio commerciale “Acqua e Sapone” di via San Martino; anche in questo caso la ferma reazione dei dipendenti e dei clienti li aveva fatti desistere.
Al più giovane dei due rapinatori l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata presso il carcere di Genova Marassi, in quanto era stato arrestato nel mese di agosto in flagranza di reato dal personale della Squadra Mobile per un’altra rapina a mano armata. Il 42enne era infatti entrato in azione armato di una pistola semiautomatica calibro 9 con il colpo in canna e di un coltello derubando il centro diagnostico “Il Baluardo”, di Corso De Stefanis, della cifra di 3000 euro.