New York – L’aspettativa di vita degli americani è in calo. Il dato, in controtendenza rispetto agli ultimi decenni, è stato registrato dal National Center for Health Statistic che ha rivisto al ribasso l’età media che i cittadini americani possono pensare di vivere. Si tratta di una notizia allarmante poichè la riduzione, registrata nel 2015, arriva dopo 20 anni di continui rialzi dell'”assicella”.
Secondo la ricerca l’aspettativa media di vita degli uomini americani è passata dai 76,5 anni del 2014 ai 76,3 dell’anno scorso mentre, per le donne, si è passati da 81,3 a 81,2.
Fluttuazioni “minime” ma che destano comunque scalpore poichè l’ultima volta era avvenuto nel 1993 quando imperversava l’infezione dell’Aids e si registravano moltissimi decessi soprattutto tra la popolazione più giovane.
Sempre secondo i ricercatori la causa di tale decremento sarebbe da imputare ad una vera e propria “epidemia” di malattie degenerative e cardio-circolatorie come Alzheimer e malattie cardiache.
L’analisi statistica dei decessi ha infatti evidenziato che sono aumentati considerevolmente i decessi per Ictus (+35%), Alzheimer (+15,7%), lesioni accidentali (+6,7%), malattie croniche dell’apparato respiratorio (+2,7%) suicidi (+2,3%) ed ancora Diabete (+1,9%), malattie a carico dei reni (+1,5%) e malattie cardiache.
Ad abbassare l’aspettativa di vita degli americani, però, non contribuiscono solo malattie legate all’età ma anche i decessi dei bimbi con meno di un anno per lesioni non intenzionali, come soffocamento o strangolamento a letto.