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Parigi – Un agente ucciso e due feriti in modo grave. E’ il bilancio dell’assalto compiuto questa sera, intorno alle 21,30, nel centro di Parigi, negli Champs Elysee.
Morto anche l’attentatore che ha sparato numerosi colpi di kalashnikov prima di cadere sotto i colpi delle forze dell’ordine.
Smentita la notizia di un possibile secondo attentatore in fuga.
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Sarebbe uno – e non due come inizialmente emerso -l’attentatore che questa sera, intorno alle 21,30, ha sparato diversi colpi di kalashnikov sugli Champs Elysee, in pieno centro della capitale francese.
L’uomo avrebbe colpito a morte un agente e ferito in modo molto grave un altro militare che è poi morto in ospedale.
Nella sparatoria anche l’attentatore sarebbe morto.
La notizie di un secondo attentatore in fuga si è rivelata infondata.
L’uomo ucciso era conosciuto dalle forze dell’ordine perchè “radicalizzato”.
Una squadra di agenti anti terrorismo ha fatto irruzione nella sua casa di Parigi poco dopo la sparatoria.
ore 22 – Colpi di arma da fuoco sugli Champs Elysees, nella capitale francese. Secondo le informazioni fornite da una emittente Tv sarebbe morto un agente di polizia.
Nel conflitto a fuoco sarebbe morto anche uno degli aggressori mentre una seconda persona sarebbe in fuga e ricercata.
Non è ancora chiaro se si tratti di un attentato terroristico.
Nelle prime informazioni che arrivano da Parigi si apprende che l’attacco sarebbe stato condotto con fucili mitragliatori di tipo kalashnikov come durante l’attentato al teatro Bataclan e alla redazione di Charlie Hebdo.
La sparatoria è iniziata davanti al negozio di “Marks & Spencer”, grande magazzino britannico.
Il terrorista – ma alcune fonti parlano di due assalitori – sarebbe fuggito in un garage vicino. Una persona è stata invece uccisa durante le prime fasi della sparatoria in cui è morto anche un agente.
La notizia di un possibile attentato potrebbe avere riflessi molto importanti sulle elezioni che si svolgeranno tra appena 3 giorni per il nuovo Presidente della Repubblica francese.
Nei giorni scorsi i servizi segreti avevano avvisato di “possibili attentati” proprio durante le elezioni politiche.