Roma – Dal 13 al 21 maggio si svolgerà la settimana della celiachia, promossa dall’AIC (Associazione italiana Celiachia): per l’occasione, sono stati resi noti alcuni dati relativi al consumo dei prodotti senza glutine, mostrando come sempre più persone che non ne avrebbero bisogno eliminino, del tutto o in parte, prodotti contenenti glutine dalla loro dieta.
La moda del gluten free è stata lanciata anche da numerose celebrities, da Gwyneth Paltrow a Victoria Beckham, da Kim Kardashian a Lady Gaga, tutte persone con un gran numero di seguaci sui social network, sui quali sponsorizzano la dieta priva di glutine come più salubre, sostenendo anche che aiuti a perdere peso in maniera più semplice ed efficace. In realtà il Presidente dell’AIC Giuseppe Di Fabio ha affermato che nessuna delle ricerche condotte finora ha mai dimostrato effetti benefici per i non celiaci nell’alimentazione senza glutine, anzi. La celiachia è una vera e propria malattia, che colpisce circa 600mila persone nel nostro paese, anche se il 70% delle persone affette da questa patologia non ne è ancora a conoscenza. Per queste persone la dieta gluten free è la sola e unica possibilità di sopravvivenza, e non soltanto una dieta o una scelta alimentare: il Servizio Sanitario Nazionale infatti elargisce ai pazienti affetti da questo disturbo prodotti senza glutine per un importo di circa 90€ al mese, per contribuire alle spese per l’acquisto degli alimenti in questione, che sono molto più cari rispetto a quelli non trattati.
Una buona fetta del fatturato delle aziende che producono prodotti senza glutine deriva però dagli acquisti effettuati da chi non ha nessun tipo di intolleranza, con un derivante spreco di denaro del tutto inutile; il rischio principale della diffusione della convinzione che il senza glutine sia più sano sarebbe, però, quello di banalizzare una malattia come la celiachia, che solamente negli ultimi anni ha ricevuto un vero e proprio riconoscimento, e di conseguenza diritti e tutele.