Londra – Il piccolo Charlie Gard è morto. A dare il triste annuncio sono stati i genitori che, con la loro battaglia legale per tenere in vita il loro figlio affetto da una malattia degenerativa incurabile, hanno diviso l’opinione pubblica di tutto il mondo.
Papa Francesco ha commentato l’evento con un tweet: “Affido al Padre il piccolo Charlie e prego per i genitori e le persone che gli hanno voluto bene” mentre la premier britannica Theresa May ha ammesso di essere “profondamente rattristata”.
Il piccolo Charlie Gard, 11 mesi, ha diviso le coscienze tra chi desiderava che i genitori avessero l’ultima parola sulle cure che lo tenevano in vita e chi, invece, ha accolto favorevolmente la decisione dell’Alta Corte inglese secondo cui i genitori stavano invece prolungando inutilmente l’agonia del piccolo opponendosi al distacco delle macchine che lo tenevano in vita.
Il caso è scoppiato alcuni mesi fa quando un tribunale inglese ha revocato la patria potestà ai genitori di Charlie per poter consentire ai medici dell’ospedale dove il piccolo era in cura dalla nascita di staccare i macchinari per lasciarlo morire.
Una decisione contro cui i genitori, assistiti da numerose associazioni religiose, hanno presentato ricorso all’Alta Corte e alla Corte Europea che ha sostanzialmente ritenuto corretta la scelta del giudice pur ammettendo che non era stata sufficientemente provata la “sofferenza” patita dal piccolo.
Ieri l’Alta Corte aveva deciso di ordinare il trasferimento del piccolo dall’ospedale – dove era tenuto in vita anche grazie ad un respiratore – ad un hospice che accompagna i malati terminali verso l’inevitabile.
Oggi la notizie che il piccolo cuore di Charlie si è fermato per sempre imponendo un pò di riflessione sulla vicenda senza il clamore e la radicalizzazione delle opinioni.