Las Vegas – Sale il bilancio delle vittime della sparatoria di Las Vegas, avvenuta nella serata di domenica durante un festival di musica Country. 59 morti e 527 feriti il bilancio della strage di Stephen Paddock, il 64enne che dalla sua camera d’albergo ha aperto il fuoco sul pubblico, circa ventimila persone, che stava assistendo al concerto.
Secondo quanto affermato dalla Polizia nelle scorse ore, Paddock avrebbe modificato un fucile d’assalto AK-57 per far esplodere i colpi in maniera più rapida, tenendo premuto il grilletto e tramutandolo, di fatto, in una sorta di mitragliatore.
Braccato dagli agenti, il 64enne avrebbe poi sparato dalla porta della sua camera d’albergo per tentare di bloccare l’irruzione. Quando le teste di cuoio sono entrate nella stanza del 32esimo piano, Paddock era già a terra privo di vita.
Nella stanza del killer e nella sua abitazione sono state ritrovate 42 armi, mentre in auto era custodito del nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato anche per produrre alcuni esplosivi.
Quella di Las Vegas è la sparatoria più sangunosa degli Stati Uniti e strappa il triste primato alla carneficina di Orlando che vide cadere sotto i colpi di arma da fuoco 49 persone.
Intanto il presidente americano Donald Trump, parlando in diretta alla nazione, ha annunciato che mercoledì sarà a Las Vegas ed ha parlato di Paddock come di una persona malata, facendo cadere di fatto ogni legame con il terrorismo internazionale.
Prosegue, intanto, il difficile lavoro di identificazione delle vittime, in prevalenza donne, apparentemente uccise secondo un terribile schema architettato dal killer.