aggiornamento delle 20: riceviamo da Amiu una nota del presidente Ivan Strozzi, in risposta al consigliere Cristina Lodi, del Partito Democratico.
Ecco il testo:
“Il 7 giugno la Capogruppo del PD Cristina Lodi ha inviato una richiesta a me e per conoscenza agli Assessori all’Ambiente e al Bilancio del Comune avente ad oggetto “Richiesta urgente accesso agli atti” inerenti copia dei contratti stipulati con Società terze per il pre-trattamento dei rifiuti. Come da richiesta gli atti sono stati inviati.
Già in data 1 giugno avevamo ricevuto un’altra richiesta di accesso agli atti, questa volta relativa al contratto firmato da Amiu con BNL.
Dopo alcuni contatti telefonici che ho avuto con la Capogruppo PD, il giorno 28 giugno ci siamo incontrati e in quella sede ho confermato che le avrei inviato la documentazione richiesta. L’invio è avvenuto questa mattina, tempistica che non è in relazione con le dichiarazioni della capogruppo.
Mi pare quindi che le legittime richieste intervenute abbiano trovato una risposta positiva.
Una considerazione finale: se negli anni scorsi fossero intervenute adeguate iniziative politiche e iniziative finanziarie al riguardo di Amiu, molto probabilmente Amiu non si sarebbe trovata nella condizione di dover stipulare alcun contratto di finanziamento.
Amiu soltanto recentemente è riuscita ad ottenere l’autorizzazione all’apertura della discarica di Scarpino.
Amiu non ha alcuna difficoltà a relazionare al Socio ed al Consiglio Comunale l’andamento dei costi di gestione dei rifiuti e dei costi di trattamento pre-conferimento, nonché ad illustrare compiutamente il contratto con la BNL.
Tanto dovevo per un contributo non polemico, che non mi appartiene, ma esaustivo sulla realtà dei fatti.
aggiornamento delle 11,00: AMIU ha inviato la documentazione richiesta dal capo gruppo del Partito Democratico in Comune, Cristina Lodi che, però, non si dice soddisfatta perchè la documentazione sarebbe arrivata in ritardo.
Ecco la sua dichiarazione:
“Dopo la mia segnalazione al Prefetto di Genova, Fiamma Spena, e l’invio di un comunicato stampa sulla vicenda, AMIU ha finalmente deciso di trasmettere ai nostri uffici la documentazione da me richiesta. Un invio avvenuto comunque oltre i termini previsti e per questo motivo rimane aperta la segnalazione al Prefetto per il non rispetto delle norme riguardo l’accessibilità degli atti.
Dopo aver attentamente letto i documenti appena ricevuti, comunicheremo le nostre osservazioni sulle problematiche che abbiamo sollevato”
Genova – “AMIU continua a non dimostrare trasparenza nei suoi atti non solo sull’operazione Scarpino, ma su tutto il tema degli extra costi che dovranno pagare prima o poi i genovesi”. A sostenerlo Cristina Lodi, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Genova.
Lodi ha denunciato di essersi rivolta al Prefetti per chiedere l’accesso ad atti che non sarebbe riuscita ad ottenere.
“Ho portato questa situazione all’attenzione del Prefetto di Genova – scrive Cristina Lodi – indirizzando una lettera a Fiamma Spena e per conoscenza al sindaco, Marco Bucci. Come scritto al Prefetto, non ho ricevuto nessun riscontro rispetto alla mia richiesta (ai sensi dell’art.43 comma secondo D.Lgs. n.267/2000 ) di accesso all’atto con cui è stato perfezionato il finanziamento da 45 milioni di euro, concesso ad AMIU da BNL, che ha permesso la chiusura del bilancio in continuità della azienda. Sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza, vorremmo chiarire il tema delle garanzie collegate a questa operazione e, in particolare, se a garanzia di tale prestito sia stato “impegnato” (ed eventualmente in quale misura) l’Addendum del Contratto di Servizio da oltre 150 milioni di euro sottoscritto tra AMIU e Comune ad agosto 2017, in cui il Comune si impegnava a corrispondere tale somma ad AMIU in dieci anni”.
In questo caso, il Gruppo PD è preoccupato rispetto alle risorse che potrebbero venire a mancare all’Azienda nei prossimi anni – nonostante siano state impegnate dal Comune – per la chiusura e la post gestione trentennale dei lotti S1 e S2 della discarica di Scarpino.
“Vorrei inoltre sottolineare – prosegue Lodi – che non è arrivata alcuna informazione, sempre da me richiesta, circa i costi di pre-trattamento dei rifiuti successivamente portati a Scarpino. Costi che graveranno sulle tasse dei genovesi. Secondo le nostre previsioni, sommando tali costi con quelli di smaltimento presso Scarpino ed aggiungendo anche i costi di trasporto, il risparmio effettivo – con l’apertura della discarica – sarà non superiore ai 5-10 euro a tonnellata, perciò nel secondo semestre, e quindi ormai sull’anno, avremo un beneficio al massimo di 1 milione rispetto allo scorso anno. Molto meno rispetto al Piano industriale, presentato a gennaio 2018, all’interno del quale si prefigurava, in rapporto al 2017, un risparmio sugli smaltimenti di circa 6 milioni di euro (voce “smaltimenti” 22.487.000 a fronte dei 28.500 circa del 2017). Questa discrepanza tra quanto previsto e quello che crediamo accadrà, ci porta a temere una perdita secca sull’esercizio di AMIU 2018”.
Infine Cristina Lodi si domanda “per quale motivo AMIU non consegna gli atti richiesti ad un consigliere comunale votato dai cittadini?”