Genova – Indagini concentrate su stato dei materiali e tecniche costruttive per il crollo di ponte Morando che, lo scorso 14 agosto, ha provocato la morte di 43 persone e ha tolto la casa a centinaia di genovesi. L’incidente probatorio prosegue con il sopralluogo ai detriti e frammenti di materiale raccolti nell’hangar che ospita le possibili “prove” che spiegheranno ai tecnici ed ai perito del tribunale cosa sia realmente accaduto quella tragica mattina.
Nel registro degli indagati spunta intanto un nuovo nominativo che porta a 21 il bilancio delle persone sotto indagine. Si tratta di un alto funzionario della Divisione 4 del ministero delle Infrastrutture che avrebbe avuto compiti ispettivi secondo le dichiarazioni di un’altro degli indagati, ascoltato nei giorni scorsi. Si tratta del primo caso nell’indagine di “chiamata in causa” da parte di altri indagati ma il sospetto è che la catena di collegamenti possa presto far lievitare considerevolmente il numero delle persone coinvolte nell’inchiesta.