Milano – L’autista di un pullman scolastico ha preso in ostaggio una scolaresca di ragazzi e dopo aver costretto le insegnanti a legare i polsi agli studenti ha iniziato a minacciare tutti di dare fuoco al mezzo per “vendicare i profughi che vengono abbandonati in mare”. Momenti di panico e follia, sulla strada provinciale 44 Paullese, in provincia di Milano, all’altezza dello svincolo per Peschiera Borromeo.
Il conducente del veicolo, originario del Senegal ma con cittadinanza italiana, ha improvvisamente bloccato il mezzo ed ha iniziato ad urlare alle insegnanti dei 51 ragazzi a bordo di legarli per le mani ai sedili. Una richiesta accompagnata con minacce di dare fuoco al pullman se le docenti non avessero eseguito gli ordini.
Una volta che tutti i ragazzi sono stati legati, l’uomo ha ripreso il viaggio urlando di voler protestare contro il trattamento riservato ai profughi africani dal Governo di Salvini e Di Maio.
Fortunatamente una delle insegnanti ha legato in modo non troppo stretto i ragazzi e una giovane è riuscita a liberarsi e ad afferrare lo smartphone in borsa per poi chiamare i genitori e poi il 112 che ha inviato sul posto i soccorsi e le unità anti terrorismo.
I carabinieri sono riusciti a fermare il mezzo prima che avvenisse una strage visto che il conducente ha dato fuoco al mezzo e molti ragazzi erano ancora intrappolati all’interno secondo una prima ricostruzione. I militari avrebbero rotto una porta del pullman riuscendo a far uscire tutti i ragazzi praticamente illesi.
Secondo altri testimoni, invece i ragazzi sarebbero riusciti a scendere dal mezzo prima che il folle appiccasse le fiamme.
Le forze dell’ordine sono comunque riuscite a bloccare il conducente che ora viene interrogato per chiarire le motivazioni del gesto e per comprendere come mai una persona con precedenti penali fosse alla guida di un pullman scolastico.