Genova – Quattro mesi di sensibilizzazione dei proprietari dei cani, con solo due multe in tutto il periodo e poi sono scattate le sanzioni vere e proprie. Si difendono le Guardie Eco-zoofile accusate di aver “terrorizzato” i proprietari di cani all’interno dei Parchi di Nervi con “agguati” e comportamenti vessatori non meglio precisati.
Accuse contenute in una lettera di protesta che riporterebbe oltre 270 firme di altrettanti proprietari di cani che hanno deciso di chiedere al Municipio Levante l’annullamento della convenzione attivata con le guardie per il controllo del parco, ormai divenuto “terra di nessuno” e per riportare l’ordine e far rispettare le normative vigenti.
Una convenzione che ora il Municipio potrebbe annullare per via della lettera inviata dai proprietari di cani che si lamentano per un atteggiamento persecutorio e violento.
“Chiederemo l’accesso agli atti per leggere esattamente quello che è stato scritto – spiega Gian Loreno Termanini, responsabile delle guardie eco-zoofile e molto noto a Genova per i ripetuti e anche avventurosi salvataggi di animali in difficoltà – e poi decideremo il da farsi. Ci sembra più che altro una polemica creata per poter continuare a fare quello che si vuole nei Parchi. Se c’è stato comportamento minaccioso, mi domando perchè nessuno abbia mai chiamato le forze dell’ordine per denunciare il responsabile”.
Le guardie-ecozoofile sono a tutti gli effetti pubblici ufficiali e prestano giuramento presso la Prefettura che ne ha responsabilità e controllo. Non risulta al momento nessuna denuncia o segnalazione.
“Abbiamo sensibilizzato le persone per 4 mesi – ha spiegato Termanini – periodo nel quale sono state fatte solo due sanzioni. Quando siamo stati sicuri di aver parlato praticamente con ognuno dei proprietari dei cani che abitualmente frequentano i parchi, solo a quel punto sono scattate le sanzioni”.
Una settantina di multe in diversi mesi. Numeri abbondantemente nella media e che certo non sembrano spiegare la “reazione” dei molti che hanno firmato la petizione.
“Abbiamo trovato una situazione allarmante – ha spiegato ancora Termanini – con decine di cani lasciati liberi di correre in lungo e in largo nei prati e nello stesso momento. A quel punto abbiamo sanzionato”.
Le multe non hanno riguardato solo i proprietari di cani. Sono stati multati anche ubriachi sdraiati nei prati, persone seminude che prendevano il sole e biciclette con adulti che correvano sui prati. Gesti di inciviltà che vengono perseguiti in qualunque parco e che erano diventati “la norma” nei magnifici e storici parchi di Nervi.
La convinzione delle guardie eco-zoofile – che ora rischiano di essere allontanate dal parco e di perdere la loro sede, sempre offerta dal Municipio – è che sia in corso una campagna per poter tornare alla “libertà totale” che c’era prima. Ma anche che molti dei firmatari siano stati “convinti” con la possibilità che il Municipio istituisca un’area dedicata ai cani all’interno dei Parchi.
Una richiesta che viene ripetuta da anni e che ha già trovato una risposta negativa in considerazione del fatto che si tratta di un parco storico e quindi non modificabile.
Di certo la battaglia non finirà tanto facilmente e quasi certamente avrà un seguito nelle aule dei Tribunali. Le guardie non intendono accettare di essere state accusate di terrorizzare le persone e rivendicano il loro ruolo di controllo nel far semplicemente rispettare le normative.
Chi le rispetta non ha nulla da temere. Di certo non verranno tollerati comportamenti illeciti.