Genova – Dovrebbe iniziare oggi, salvo ulteriori rinvii a causa del maltempo, la demolizione della pila 5 di ciò che resta del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto causando la morte di 43 persone.
Le gru che sono state fermate dal maltempo nel fine settimana, dovrebbero muovere i loro bracci per iniziare a far scendere a terra i primi “pezzi” dell’enorme struttura in cemento armato che un tempo sorreggeva parte del ponte Morandi.
Il programma della demolizione, in forte ritardo, prevede che la pila venga letteralmente tagliata “a fette” per poi essere smontata seguendo una sequenza prestabilita. Ogni pezzo verrà smontato e portato a terra dalle enormi gru che sono state fatte appositamente arrivare dall’Olanda, a bordo di una nave, e poi montate a ridosso del troncone ovest.
Una procedura lunga e complicata che sostituisce quella della demolizione con gli esplosivi che è stata accantonata a causa del ritrovamento di tracce di amianto nei materiali di costruzione.
Tracce trovate anche nel troncone est del ponte e che ora sono al vaglio degli esperti che devono predisporre il piano di abbattimento da presentare alla Commissione Esplosivi che ha già “bocciato” l’uso delle microcariche nel troncone ovest per le stesse condizioni trovate in quello est.
Difficilmente potrà essere risparmiato un ulteriore “no” all’uso degli esplosivi per abbattere pile e impalcato di ciò che resta del ponte Morandi a est del Polcevera.