Genova – Analisi urgenti e accurate sull’eventuale presenza di batteri e germi infetti nelle sabbie usate dal Comune di Genova per il ripascimento della spiaggia di Voltri. La richiesta è stata avanzata da Rete a Sinistra, da LiberaMente Liguria e Partito Democratico in Consiglio regionale.
Secondo i denuncianti Arpal dovrebbe procedere con la massima sollecitudine a nuove analisi chimiche e batteriche sul materiale prelevato alla foce del rio San Pietro, a Voltri, e scaricato sulla spiaggia della delegazione di Voltri creando problemi estetici (presenza di fango) e, forse, sanitari.
Durante il consiglio regionale di ieri, sollecitata con ben 2 interrogazioni a firma Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria (Gianni Pastorino, Francesco Battistini) e Partito Democratico (Valter Ferrando, Giovanni Lunardon), l’assessore Viale ha riferito in merito sul materiale utilizzato per il ripascimento del litorale voltrese.
«Come gruppi consiliari non abbiamo alcun interesse a un’inutile polemica politica, già alimentata in Consiglio Comunale con le inopportune affermazioni dell’assessore Fanghella. Piuttosto ci preme garantire le massime condizioni di sicurezza per chi a vario titolo frequenta la spiaggia di Voltri – dichiarano i due gruppi consiliari – Di conseguenza, ci siamo attivati per convincere l’assessore Viale sulla necessità di ulteriori accertamenti. Appare evidente, infatti, che chi governa abbia il compito di mettere in campo tutte le iniziative per rassicurare la popolazione: sia verificata definitivamente l’assenza di agenti patogeni nella terra usata per i ripascimenti, anche se non è provata una correlazione diretta fra l’aumento delle irritazioni cutanee e il contatto con la sabbia presente a Voltri».
«Le precedenti indagini di Arpal erano finalizzate soltanto a escludere la presenza di amianto e di altri minerali pesanti. Nulla dicono sulla presenza di eventuali agenti patogeni che possono provocare fenomeni dermatologici come quelli denunciati da alcuni bagnanti – spiegano Rete a Sinistra – Liberamente Liguria e Pd -. L’assessore Viale ha sostenuto che queste ulteriori indagini non debbano essere richieste ad ASL3, ma siano sempre di competenza Arpal. Ma l’assessore Viale dovrebbe altrettanto ben sapere di essere il massimo responsabile delle politiche sanitarie regionali. Di conseguenza a lei spetterà avrà l’onore e l’onere di richiedere al collega Giampedrone di attivare prontamente l’Agenzia per l’ambiente, affinché siano finalmente compiute tutte le verifiche necessarie».
«Crediamo che questo sia la prassi più corretta – concludono i due gruppi consiliari -. Ulteriori disagi e lungaggini sarebbero incomprensibili; la giunta eviti che la popolazione debba scontrarsi con pastoie burocratiche, risposte mancate o assenza delle istituzioni».
Nelle scorse settimane il dibattito sulla spiaggia di Voltri ha assunto una temperatura al calor bianco, con accuse e risposte dal Municipio e dai cittadini e dall’assessore ai lavori pubblici, Paolo Fanghella, che ha anche risposto forse senza riflettere bene su quanto andava affermando, che “con 40 gradi i bambini li porto in campagna” per rispondere ai genitori che esprimevano il dubbio che l’aumento improvviso di casi di “impetigine”, registrati da un medico voltrese, fosserco in qualche modo collegati con le sabbie prelevate alla foce del rio San Pietro di Prà che, certamente, non è il più pulito della Liguria.