Genova – La Giustizia britannica ha autorizzato i genitori della piccola Tafida, malata terminale, a trasferirsi in Italia, presso l’ospedale Gaslini, per proseguire il tentativo di mantenere in vita il più a lungo possibile la piccola contrariamente a quanto inizialmente deciso dal magistrato inglese che ha considerato “accanimento terapeutico” il mantenimento in funzione dei macchinari che permettono la “vita” della piccola.
L’ospedale genovese ha dato notizia del prossimo trasferimento con un video diffuso sulle sue pagine Facebook in cui parla di diritto alla Vita riaprendo una discussione che, in Italia, vede opposte fazioni.
Ancora una volta un “braccio di ferro” legale vede contrapposti i magistrati inglesi, che considerano irrecuperabile la piccola e quindi ne hanno autorizzato il distacco dai macchinari anche senza il consenso dei genitori, e chi invece si batte perchè la piccola venga sottoposta a qualunque cura possibile nella speranza di un miglioramento che i medici inglesi considerano “impossibile”.
Uno scontro tra chi sostiene che si tratti di giusta difesa della Vita in ogni suo aspetto o condizione e chi, invece, pensa che si tratti di un gesto egoistico dei genitori, sostenuti da movimenti di orientamento fondamentalista cristiano in contrasto persino con la stessa Chiesa cattolica che si oppone all’accanimento terapeutico come ribadito dallo stesso Papa Francesco.
Nel video la posizione dell’Istituto Gaslini per voce del suo direttore generale Paolo Petralia