Genova – I resti mortali del poeta Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura, non finiranno in una fossa comune dopo lo “sfratto” della bara dal loculo in scadenza di concessione.
A tranquillizzare tutti gli italiani (e non solo) che si erano indignati per la notizia della possibilità che la salma del poeta potesse essere rimossa dalla tomba dove riposa per un problema burocratico, è la stessa famiglia Montale.
Il cimitero di San Felice a Ema, a Firenze, dove Montale è sepolto, ha confermato che la concessione della tomba, che scadeva proprio in questi giorni, è stata rinnovata sino al 2051 scongiurando il rischio che gli addetti procedessero ad una esumazione dei resti per poi trasferirli in una fossa comune nel caso i parenti non ne avessero reclamato una diversa sistemazione.
Il “contrattempo” è stato originato da una procedura standard, uguale in tutti i cimiteri d’Italia: allo scadere della concessione per la sepoltura – per la quale i parenti pagano somme anche esorbitanti – è possibile procedere alla rimozione della salma dal loculo o dalla tomba ipogea per “rimettere a disposizione” il posto ad altri eventualmente interessati.
Se la famiglia non si fa viva entro una determinata data, poi, la procedura si attiva “in automatico” e i resti mortali possono addirittura essere trasferiti in una fossa comune senza alcuna possibilità di essere ritrovati o recuperati.
Una vera e propria “barbarie” che avviene di rado ma non poi così tanto, nei cimiteri di tutta Italia.
Alla notizia dello scadere della concessione della tomba di Montale, l’opinione pubblica si è ribellata sui Social e un’ondata di indignazione si è alzata in tutta Italia e non solo.
Un personaggio del calibro di Eugenio Montale non può essere soggetto alle regole, comunque barbare, di tutti i comuni cittadini.
E’ pur vero che l’amministrazione comunale avrebbe atteso addirittura otto anni prima di procedere all’esumazione ma resta comunque sorprendente che un simile trattamento venga riservato ad uno dei poeti più noti della Letteratura italiana.
La conferma della Famiglia di Montale dello scongiurato pericolo, con la conferma della concessione sino al 2051, smorza le polemiche che, però, restano roventi.
Nelle ultime ore e prima della conferma del rinnovo, il Comune di Monterosso, nelle 5 Terre, si era reso disponibile ad ospitare la salma del Poeta nel proprio cimitero comunale.
Un tributo alla storia ed alla straordinaria poesia di Eugenio Montale.