Genova – Si apriranno alle 12 di oggi per proseguire sino alla stessa ora di domani, venerdì 6 marzo, le consultazioni sulla piattaforma Rousseau degli iscritti al Movimento 5 Stelle della Liguria, chiamati ad esprimersi, con una procedura che non ha precedenti nella politica italiana in termini di democraticità, sull’alleanza con il Partito Democratico per creare una “cordata” per le elezioni regionali in arrivo.
Un voto elettronico che da la possibilità ad ogni iscritto di esprimere il proprio parere vincolante sulle decisioni del Movimento.
Chi vota potrà decidere se il Movimento 5 Stelle dovrà unirsi alla coalizione di centro-sinistra, portando in Regione l’esperienza del Governo centrale o se, invece, dovrà correre in solitaria, con un proprio candidato presidente.
Una scelta molto complessa – assicurano fonti bene informate – poiché genera una spaccatura netta tra l’ala più intransigente che non vorrebbe alcun legame con un partito contro il quale il Movmento ha lottato a lungo e chi, invece, accetta una coalizione “utile” per arrivare al risultato di scalzare il candidato favorito al momento, ovvero il presidente uscente Giovanni Toti.
La votazione di oggi farà emergere quale ala movimentista abbia il maggior numero di consensi anche se è unanime la perplessità.
In caso di vittoria del “Sì” all’accordo, si aprirebbe una delicata fase di incontri per decidere il candidato presidente poiché sul tavolo restano ancora quattro nomi importanti.
Si tratta del giornalista Ferruccio Sansa, del rettore dell’Università di Genova, Paolo Comanducci, dell’ex presidente di Ingegneria Aristide Fausto Massardo e l’avvocato Paolo Bandiera, direttore affari generali di Aism.
Tutti candidati in grado di attrarre (o respingere) parti importanti dell’elettorato di area centro-sinistra ma anche “graditi” al Movimento 5 Stelle con diverse tonalità nel semaforo verde.