Giuseppe Conte

Genova – “Nessuna riapertura prima del 4 maggio”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte blocca le fughe in avanti dei presidenti di Regione che, come Toti, stanno studiando forme di riapertura anticipata rispetto al lockdown deciso dal governo centrale e ricorda che l’emergenza non è finita e un allentamento delle precauzioni potrebbe riportare la situazione all’emergenza iniziale, con la necessità di un nuovo blocco più lungo.

Il governo centrale pensa più a riapertura – dal 4 maggio e non prima – di aziende ed uffici che possano garantire una forte dose di smart working per i propri dipendenti e mezzi pubblici che potranno viaggiare solo con un certo numero di passeggeri per evitare l’affollamento che potrebbe innescare una nuova catena di contagi.

La ask force del Governo, guidata da Vittorio Colao, sta vagliando anche la possibilità di riaprire parchi e giardini con il divieto di assembramenti ma per bar, ristoranti e negozi il percorso sembra ancora lungo e tortuoso.
Sul fronte opposto chi invece chiede di poter programmare in modo autonomo le aperture e in base alle specifiche necessità di ogni singola regione e chi preme per sbloccare al più presto settori chiave come l’Edilizia e Moda ma l’equilibrio è delicato tra necessità di far ripartire l’economia e la doverosa salvaguardia dei risultati ottenuti poiché una accelerazione improvvisa potrebbe riportarci in breve tempo all’esigenza di chiudere di nuovo tutto e per almeno un mese. I danni sull’economia sarebbero certamente peggiori.

 

– La riapertura dal 4 maggio di aziende e uffici, con una forte dose di smart working, orari scaglionati e autobus a ingresso limitato. E un primo parziale allentamento del “lockdown” con spostamenti di lavoratori e riapertura dei parchi ma senza un’apertura indiscriminata di bar e negozi. Si tratta di un primo orientamento che emerge da una serie di riunioni tra il premier Giuseppe Conte, numerosi ministri, il capo della task force per la “fase 2” Vittorio Colao e alcuni rappresentanti del comitato tecnico scientifico.

Il premier ferma fughe in avanti: non ci saranno riaperture, spiega, prima del 4 maggio.