Nella giornata di ieri, mentre Microsoft bloccava la posta di milioni di utenti con un aggiornamento mal riuscito, il famigerato social di San Francisco non se la passava tanto meglio, vivendo forse la peggiore giornata di passione dalla sua nascita.
In Italia era piena notte quando alcuni profili social di personaggi estremamente famosi sono risultati vittima di un grossolano attacco informatico, diventando per qualche ora promotori di una truffa in salsa Bitcoin.
Da Jeff Bezos (ovvero il proprietario di Amazon) a Bill Gates (ex numero uno di Microsoft) passando da Elon Musk (Tesla e SpaceX) all’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Tutti profili estremamente popolari che hanno cominciato a twittare all’unisono un messaggio pressoché identico, invitando il visitatore ad inviare una qualsiasi somma ad un portafoglio virtuale di Bitcoin, la criptovaluta ad oggi più famosa, promettendo in cambio di ricevere il doppio della somma versata.
Data l’esposizione mediatica dei profili colpiti il messaggio è diventato istantaneamente virale e la community del social ha immediatamente espresso grande preoccupazione, facendosi in molti la stessa domanda: come è stato possibile violare all’unisono diversi profili di personaggi estremamente famosi oltre che certificati da Twitter attraverso il “bollino blu”, simbolo che testimonia la veridicità della persona che è dietro all’account?
Possibile che tutti questi personaggi non avessero messo in sicurezza il proprio account attraverso il secondo fattore di autenticazione (un codice secondario generato sul momento oltre alla password di accesso)? E se sì, come è stato possibile aggirare questo di sicurezza?
Fin da subito la falla è risultata estremamente grave al punto che Twitter, come prima contromossa, ha istantaneamente bloccato la possibilità di scrivere nuovi messaggi per gli utenti certificati di tutto il mondo, che quindi sono rimasti muti per diverse ore.
La società ha subito comunicato che era al lavoro per risolvere il problema, assicurando ai propri utenti una indagine seria e rigorosa e la massima trasparenza nel comunicare il risultato delle analisi che, al momento, sono ancora in corso.
Per il momento, tuttavia, poche informazioni ufficiali sono circolate circa le dinamiche che hanno portato ad uno degli eventi più oscuri vissuti dal social e in molti si stanno chiedendo se questo grave fatto può essere l’inizio della fine del glorioso social.