Genova – Rispondere ai bisogni di aggregazione e fornire un’esperienza culturale, portando i professionisti della musica a contatto con le future generazioni di musicisti.
Questo è l’intento della Segheria della Musica aps, un’associazione di promozione sociale e culturale nata lo scorso anno da un’idea di Serena Garofalo per dare una risposta alle domande di collettività e autonomia nel territorio in cui è nata e cresciuta, Struppa.
La Segheria della Musica aps è un luogo di incontro e di confronto dove grandi e piccini possono imparare a suonare diversi strumenti musicali accompagnati dai professionisti.
Nonostante il momento delicato a causa della pandemia da Covid-19, Serena ha voluto fare il possibile per conservare la centralità dell’associazione e consentire ai bambini e agli adulti di continuare a frequentare gli ambienti in totale sicurezza.
“Abbiamo risentito della crisi viste le stringenti regole durante la prima ondata di Covid-19 – racconta Serena – Per far fronte alle nuove norme e garantire la sicurezza di tutti, abbiamo sistemato le sale musica delimitando e distanziando gli spazi e schermando con il plexiglas alcune postazioni.
Controlliamo gli accessi e verifichiamo la temperatura a chiunque entri negli ambienti dell’associazione e, per rendere ancora più sicura la sede, abbiamo installato i macchinari all’ozono per sterilizzare l’aria”.
Alla Segheria della Musica aps è possibile frequentare corsi individuali o collettivi per studiare uno strumento o il canto e, dal nuovo corso accademico di quest’anno si sono aggiunti il sax e il pianoforte.
Corsi, masterclass e conferenze, ma anche laboratori di propedeutica musicale suggeriti da alcuni genitori.
A proposito Serena aggiunge: “L’idea di proporre alcuni incontri di tipo laboratoriste è nata dalla richiesta di alcuni genitori dei bimbi che frequentano i corsi presso l’Associazione. Ci siamo resi conto che alcuni nostri allievi sono ricci di fantasia ed energia, ma che a volte non sanno esprimere in maniera costruttiva, esattamente come spesso succede ai giovanissimi.
Usare la musica come strumento per conoscersi e comunicare, può essere un modo alternativo per stimolare i giovanissimi e favorire lo sviluppo dei loro potenziali di crescita. I laboratori hanno dunque l’obiettivo di far acquisire maggiore fiducia in sé stessi attraverso giochi gratificanti, migliorare l’attenzione, la capacità di ragionamento e di osservazione oltre che stimolare la fantasia e favorire la socializzazione”.
Un vero e proprio salvagente musicale per la comunità.