Genova – Il Comune sospenderà le piste ciclabili in corso Italia il 22 e 23 dicembre come aveva già fatto per il Salone Nautico, a seguito delle proteste per il caos del traffico conseguente all’istituzione delle corsie riservate alle bici ma anche (e soprattutto) dopo l’apertura del nuovo supermercato Esselunga in via Piave che richiama un flusso di auto ben superiore al preventivato, causando la paralisi della viabilità della zona tra Albaro e la Foce.
Ad annunciare il provvedimento, in consiglio comunale, l’assessore alla Mobilità Matteo Campora, chiamato personalmente ad intervenire dal presidente del Municipio Medio Levante Vesco, sostenuto da una maggioranza di centro-destra.
Le auto potranno tornare a percorrere le corsie ora riservate alle biciclette ma solo per due giorni, in attesa che il traffico si alleggerisca dopo la frenesia degli acquisti di Natale.
Un provvedimento più esteso sarebbe allo studio qualora, dopo Natale, il livello di congestionamento del traffico, non dovesse rientrare “nella norma”
Dopo giorni di polemiche è arrivata la conferma all’ipotesi di sospensione della pista ciclabile di Corso Italia per far fronte ai pesanti disagi patiti dalla viabilità urbana della zona dopo l’apertura del supermercato Esselunga.
A sollecitare l’intervento del Comune erano state prima i partiti di opposizione dello stesso Municipio – realizzando una “comunità di intenti difficilmente vista nel corso dell’attuale ciclo amministrativo – e poi lo stesso presidente del Municipio, letteralmente “bombardato” dalle proteste dei residenti della zona, dei commercianti e dai pendolari che ogni giorno si spostano lungo i due assi viari interessati dal caos: quello a mare su corso Italia e quello a monte tra via Rosselli e via Barabino.
A gettare benzina sul fuoco la lettera inviata dalla FIAB Amici della Bicicletta e in cui si scrive che “Genova non è una città per auto” e che il provvedimento non risolverà la situazione.