Genova – Le piste ciclabili di corso Italia sono sospese per due giorni e l’effetto sul traffico nella zona è positivo anche se la viabilità resta caotica nella zona del centro città anche per effetto della corsa agli ultimi acquisti per il Natale, prima del lockdown.
Non si è fatto attendere l’auspicato effetto “stappa” strade nella zona di Albaro e Foce, ed in particolare sull’asse corso Italia – Boccadasse, a seguito del provvedimento di emergenza preso dal Comune di Genova a seguito del diluvio di proteste per i tanti ingorghi che si formavano ogni giorno e praticamente tutto il giorno, tra il lungomare e l’alternativa interna, via Rosselli e via Barabino.
Non un “miracolo” ovviamente, anche per l’effetto delle corse agli acquisti per Natale e del brutto tempo che spinge chi viaggia in scooter e moto a prendere i mezzi privati ma una bella boccata di ossigeno per i residenti e per i pendolari che si spostano in auto anche per paura di prendere il bus in tempo di covid.
A dimostrarlo i filmati postati sul gruppo Facebook “Ciclabili vuote Genova nel disagio” che prima postavano solo foto di code e rallentamenti e accusavano le piste ciclabili di essere sempre deserte e, di conseguenza, praticamente inutili.
Il provvedimento durerà solo per due giorni ma il Municipio Medio Levante, che si era unito alla protesta chiedendo e ottenendo la sospensiva, potrebbe presto annunciare una nuova e più duratura sospensione per evitare che, passate le feste, gli ingorghi tornino a soffocare la zona tra Albaro e la Foce.
La sospensione delle piste ciclabili in corso Italia potrebbe insomma prolungarsi anche in attesa del nuovo progetto che ridisegnerà la sistemazione del lungomare, spostando la ciclabile solo sul lato mare e sul marciapiede che verrebbe interamente ridefinito.
Il progetto è pronto, i fondi sarebbero già stati identificati, resta solo il passaggio amministrativo osteggiato dalle associazioni dei ciclisti che hanno già scritto lettere di fuoco al primo cittadino per la sospensione e annunciano di voler “dimostrare” che le ciclabili non hanno alcun effetto sul traffico locale.
In realtà, certamente, a influenzare la situazione è anche il “nodo” di via Piave e del nuovo supermercato Esselunga che ha inaugurato creando una vera e propria “attrazione” per la zona.
Curiosità, offerte lancio particolarmente vantaggiose e forse anche qualche fase di progettazione realizzata quando le ciclabili non esistevano, potrebbero avere un ruolo non secondario nel caos del traffico registrato da mercoledì – giorno dell’inaugurazione – nella zona.