Sanremo (Imperia) – Ha incendiato la sua cella, nel carcere di Sanremo, costringendo all’evacuazione dell’intero piano detentivo e facendo finire un agente al pronto soccorso.
E’ accaduto ieri nel carcere matuziano.
Intorno alle 16.00; come racconta Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe, un detenuto italiano con problemi psichici, sottoposto a un regime che richiede particolari cautele, per futili motivi ha incendiato la propria cella bruciando lenzuola, abbigliamento personale, suppellettili e quando altro aveva a disposizione.
L’allarme è scattato immediatamente: i pochi agenti presenti sono prontamente intervenuti e hanno soccorso il detenuto, mettendo in sicurezza il compagno di cella e l’intera sezione.
Durante le fasi dell’intervento, un agente è rimasto intossicato ed è stato trasportato in ospedale.
Il SAPPe spiega: “Anche questa volta il coraggio e la tempestività del poliziotto ha fatto la differenza evitando seri guai. Il detenuto è arrivato a Sanremo solo sabato scorso proveniente da Marassi, dove aveva ingoiato ben 4 pile il che ha costretto a ben tre ricoveri al pronto soccorso cittadino. E’ sempre più necessaria una maggiore presenza di poliziotti penitenziari nei reparti detentivi proprio per evitare un indebolimento della sicurezza ma è anche necessario che il Provveditorato regionale riveda il sistema di assegnazione dei detenuti nei vari istituti evitando di inviare i più problematici in istituti privi di assistenza psichiatrica innescando, così, un pericolo per tutti. Il SAPPe denuncia l’attuale stato delle carceri liguri chiedendo che si faccia chiarezza su quanti detenuti problematici o pericolosi possono convivere contemporaneamente nello stesso istituto, adeguando con assistenza sanitaria specialistica, l’assenza della R.E.M.S., luogo in cui devono essere inviati i detenuti che necessitano di assistenza psichiatrica, negativizza ulteriormente le carceri della Liguria. Invitiamo il presidente Toti ad accelerare la consegna della REMS di Calice al Cornoviglio (Spezia) non più differibile.
Per fornire una dimensione numerica degli interventi effettuati dalla Polizia Penitenziaria presso l’istituto di Sanremo nel 2020 si sono registrati ben 122 atti di autolesionismo, 3 tentati suicidi, 94 colluttazioni.
Oggi tutti gli errori del sistema – conclude Lorenzo – incombono sulla Polizia Penitenziaria, nonostante tutto sempre presente”.