albero tagliato Villa ScassiGenova – Ancora alberi abbattuti nelle ormai poche aree verdi della città. Questa volta le segnalazioni arrivano da Villa Scassi dove diversi cittadini hanno assistito impotenti al taglio di grossi alberi apparentemente sani e che certamente non presentavano segni evidenti di un imminente crollo.

“Sono arrivati gli operai – spiegano i frequentatori del parco – e senza nessuna spiegazione hanno iniziato a segare tronchi molto grandi. Alberi che erano nella villa da decenni e che nessuno ha mai visto sofferenti o con segni di cedimento o pericolosità. Ci domandiamo se sia giusto abbattere alberi di pregio senza dare spiegazioni a chi li difende”.

La risposta degli uffici specializzati è sempre la stessa: “erano malati” ma, ancora una volta, non c’è stato modo per i residenti e per chi difende i pochi spazi verdi della città di verificare la documentazione e tantomeno di poter chiedere il parere di un altro tecnico a “verifica”.

“Arrivano e tagliano – denunciano i cittadini – e non c’è verso di far capire alla civica amministrazione che gli alberi sono patrimonio di tutti. Se non ci sono motivi di urgenza, motivati dal rischio imminente di crollo, si deve comunicare il provvedimento e lasciare che chi lo desidera assuma le informazioni necessarie e, eventualmente, proceda con un ricorso”.

A scendere sul sentiero di guerra anche le associazioni di difesa dell’ambiente che da tempo denunciano un improvvisa accelerazione di interventi che non sono mai stati fatti negli anni precedenti e si domandano a cosa serva tanta “fretta”.
Negli ultimi mesi sono stati abbattuti alberi in diverse zone della città ed ogni volta i residenti si sono trovati davanti al fatto compiuto.

“Se sono alberi malati si produca pubblicamente la documentazione comprovante – lamentano i cittadini – e si dia modo a chi lo volesse di consultare un tecnico per una valutazione ulteriore. Ci sono strumenti innovativi in grado di misurare lo stato del legno e persino la stabilità dell’albero e tutto con criteri scientifici e non “a occhio”.

A suscitare perplessità sono le foto degli alberi tagliati. Nessuna segnalazione di “cedimenti” o di malattia risultano ai residenti e l’esame dei tronchi tagliati non lascerebbe pensare ad alcun segno di marcescenza o malattia.

“Chiediamo solo il rispetto del diritto dei cittadini a sapere – spiegano ancora i denuncianti – e ad essere correttamente informati. Gli alberi sono dei genovesi e non di uffici che possono decidere a loro piacimento cosa deve essere abbattuto. Se non c’è niente da nascondere si avvisa per tempo e si fornisce la documentazione ed eventualmente si da il tempo ai cittadino di predisporre perizie tecniche che confermeranno quanto deciso o forniranno elementi utili a ripensare l’intervento. Un albero abbattuto non si può rimettere in piedi”.

Il movimento che difende gli alberi cittadini, oggetto da qualche tempo di tagli sempre più estesi, inizia a valutare anche la possibilità di presentare denunce alle autorità competenti poiché gli alberi sono bene comune e un “valore” economico.
Le denunce riguarderebbero anche il mancato rispetto delle normative che impongono a chi taglia di sostituire le piante con altre di dimensioni opportune.

“La legge è chiara – spiegano gli ambientalisti – e un albero abbattuto va sostituito con un altra pianta. Se non è possibile sostituirlo con lo stesso tipo si deve usare un’essenza simile. Eppure è sotto gli occhi di tutti che le palme tagliate per il punteruolo rosso non sono sostituite”.