Palazzo Tursi Comune di Genova

Genova – Un nuovo enorme portone per Palazzo Tursi. La novità è in arrivo e sono in molti a domandarsi il perché di questa struttura visto che il palazzo è “scoperto” ed ha una maxi apertura al centro e il portone non servirà certamente per evitare che “entri il freddo”.
Tra i tanti che si domandano cosa stia succedendo nel palazzo di tutti i genovesi, sede del Comune e casa del Sindaco, c’è chi ricorda che, da diversi mesi, la civica amministrazione ha ingaggiato una vera e propria “guerra” senza esclusione di colpi contro i piccioni che lordano monumenti e scaloni ma che, in fondo, abitano il palazzo da quando è stato costruito.

Evidentemente qualcuno tra gli inquilini del palazzo, non gradisce i simpatici pennuti ed ha ingaggiato una lotta senza quartiere per impedire la loro presenza.
In principio è stata stesa una maxi rete a chiudere lo spazio aereo che consentiva le planate irriverenti dei pennuti dall’alto.
Dopo aver lasciato qualche “caduto” sulle reti – con disgusto dei visitatori che li potevano veder imputridire al sole – la battaglia è sembrata vinta e sono partiti i restauri ai lampadari ormai trasformati in “candele di guano” da decenni di impunita coabitazione.
Poi si è passati ai monumenti e infine alle scalinate.

Ma gli astutissimi piccioni hanno scoperto che potevano entrare, “in volo” o saltellando,  dall’enorme portone ed hanno ricominciato a popolare gli spazi aperti del Palazzo senza cadere nella trappola della rete.
In breve i monumenti hanno ripreso ad imbrattarsi, le scalinate pure e persino gli immacolati lampadari hanno iniziato a ricoprirsi di nuovo di uno schifoso strato di guano.

I provvedimenti non si sono fatti attendere e alcuni operai specializzati hanno iniziato a riempire ogni spazio con gli aculei metallici dei “dissuasori”. In pratica odierne lance rivolte verso il cielo e che di fatto impediscono l’atterraggio dei piccioni.

Dopo qualche settimana di “calma” i piccioni hanno però capito di poter atterrare anche nei “rilievi” delle opere murarie e persino sui capitelli delle tante colonne dell’atrio e il volo è ripreso ancora più insistente (e con esso la distribuzione di guano).
Ora il Comune ha deciso di spendere una bella cifra – si parla di 50mila euro – per costruire il nuovo portone e c’è chi è convinto che quel muro di vetro non sorgerà solo per fermare il vento che comunque entrerebbe dal tetto aperto.

Resta da vedere se i piccioni troveranno anche in questo caso un passaggio facendo perdere definitivamente la pazienza al misterioso inquilino di Tursi che li odia a morte.

Piccioni