Genova – Potrebbe finalmente aprire al traffico a fine mese il ponte Don Acciai, comunemente conosciuto come “il ponte del Lagaccio”, chiuso a settembre 2018 per gravi problemi strutturali, demolito e ricostruito con un nuovo moderno progetto che prevede l’eliminazione di molti dei piloni che lo sorreggevano un tempo.
Un nuovo rinvio per l’apertura della struttura che più volte era stata data per “quasi ultimata” e che si è invece rivelata una nuova “fabbrica”, come a Genova si chiamano i cantieri che restano aperti in modo spropositato.
“Al Lagaccio il “modello Genova non ha funzionato – protestano i comitati dei cittadini – e siamo vicini ai tre anni per costruire un ponte che veniva presentato come una struttura “pronta in pochi mesi”. L’ultima scusa che è stata fornita è che sarebbe stato il maltempo a ritardare di un mese l’ultima data “promessa”. Come se nella programmazione di un cantiere non venisse tenuto conto del possibile maltempo”.
A spazientire i residenti è soprattutto la catena di rinvii e di ritardi e la mancata ammissione che “qualcosa non ha funzionato”.
“La viabilità alternativa ha retto – spiegano i residenti – e quindi i disagi ci sono stati ma forse in maniera ridotta rispetto al previsto – ma è mancata la trasparenza e l’umiltà di ammettere che le previsioni fatte non si sono rivelate corrette. Perché lanciare proclami di mese in mese, per tre anni?”.
La catena di “rinvii” si aggiunge alla rabbia per aver dovuto lottare per anni per ottenere l’ammissione delle istituzioni che “qualcosa” non andava nel ponte.
“Abbiamo visto uno dei piloni del ponte “sprofondare” lentamente ma inesorabilmente – spiegano ancora i comitati – ma nessuno ci prendeva sul serio. C’erano le foto del ponte “piegato” all’altezza della struttura eppure ci dicevano che era tutto a posto”.
A fare da “spartiacque” e ad attivare le procedure per la messa in sicurezza (la demolizione e ricostruzione) è stato il crollo del ponte Morandi, quel tragico 14 agosto del 2018.
I controlli effettuati poco dopo hanno rivelato che effettivamente il pericolo c’era e che il pilone del ponte del Lagaccio stava “sprofondando” e quindi occorreva un intervento.
Il ponte è stato dichiarato pericoloso, chiuso al traffico ed infine demolito.
Da allora, circa tre anni fa, il ponte è in costruzione con ripetuti “stop” e conseguenti rinvii della consegna alla cittadinanza.
Questa volta potrebbe essere “la volta buona”.
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