Genova – Dopo la morte della ragazza di 18 anni che aveva fatto la prima dose di vaccino AstraZeneca ed il ritiro di due lotti del farmaco in Liguria, cresce la confusione ed il timore, specie tra i più giovani, sul “cosa fare” riguardo alla seconda dose del farmaco.
Mentre il mondo scientifico si orienta sempre più verso l’uso di AstraZeneca solo per gli over 60, infatti, sono molti i giovani che hanno fatto la prima dose di vaccino con il farmaco al centro di mille polemiche e protagonista di “cambi di direzione”, sia scientifica che politica, ed ora attendono con timori sempre crescenti le decisioni riguardanti la seconda dose.
In alcuni Paesi e comunità scientifiche si parla apertamente di limitazione nell’uso di AstraZeneca nelle donne in età fertile e di pericolose correlazioni tra l’uso del vaccino, che presenta un aumento del rischio di trombosi, e, ad esempio, la piccola anti concezionale che ha effetti collaterali ben precisati sul “bugiardino” proprio di quella natura.
Di certo non è stato previso l’incrocio dei vaccini ovvero la possibilità di vaccinare la popolazione con una prima dose di un tipo di farmaco ed una seconda di un tipo diverso.
Nelle prossime ore il mondo scientifico e poi quello politico dovranno esaminare con ancor maggiore attenzione il “caso” e prendere delle decisioni.