ponte sant'agata GenovaGenova – Ricostruire il ponte di Sant’Agata, distrutto dalla storica alluvione del 7 novembre 1970, per ricordare tutte le vittime delle alluvioni a Genova.
E’ l’annucio fatto questa mattina, durante la commemorazione delle 6 vittime dell’alluvione del 4 novembre 2011 dal Sindaco Marco Bucci.
Il primo cittadino, intervenendo alla cerimonia, ha annunciato il progetto per far risorgere dalle sue ceneri, travolte dalle acque in piena del Bisagno, dello storico ponte che collegava Borgo Incrociati con la sponda opposta del Bisagno.

“Ci ricorderemo per sempre quello che è successo e il dolore di queste povere persone – ha dichiarato Bucci durante la cerimonia – Da quel giorno sono però cambiate tantissime cose e amministrazione ha rivisto tutte le procedure di gestione degli allarmi. Oggi abbiamo piani di sicurezza che lasciano meno spazio all’azione dei singoli e che possono evitare tragedie come questa”.

Il riferimento alla vicenda giudiziaria dell’ex sindaco Marta Vincenzi, condannata per i tragici fatti dell’alluvione del 4 novembre 2011 non sono nemmeno troppo “tra le righe”.

Bucci ha poi annunciato la ripartenza (il progetto iniziale, risalente ad alcuni anni fa è del Civ locale) dell’impegno per “ricostruire il ponte antico di Sant’Agata per dedicarlo alle vittime di tutte le alluvioni, con un progetto che possa attingere ai tanti fondi che arriveranno in città”.

L’antico ponte di Sant’Agata risale all’età medioevale e, contrariamente a quanto raccontano alcune leggende popolari non è di costruzione romana. L’errore deriva dal fatto che, anticamente, la via Aurelia passava proprio in quella zona e il tracciato si è probabilmente sovrapposto sino a far credere che fosse stato realizzato proprio in epoca romana.

Prima dei numerosi interventi di modifica, mano a mano che la città cresceva, numerose arcate iniziali sono state ridotte ma il ponte, inizialmente una “meraviglia” per l’epoca in cui nasce, resta tra i luoghi simbolo della città.
Nel novembre del 1970, quando la terribile alluvione colpì duramente la città di Genova, le arcate erano 5 e due di esse crollarono travolte dai flutti.
Da allora, piano piano, ad ogni piena del Bisagno, qualche frammento viene strappato dalla corrente e i supporti realizzati nel tempo per proteggerlo arrugginiscono tra l’incuria e la mancanza di manutenzione.
Oggi solo un “mozzicone” dell’antico ponte di Sant’Agata resta in piedi, ammirabile attraversando il Bisagno (sul nuovo ponte) nella zona di Borgo Incrociati e piazza Manzoni.

L’annuncio del progetto per la ricostruzione dell’antico ponte di Sant’Agata ha già messo in subbuglio i social e l’argomento è particolarmente “caldo” in città.