presepe ponte morandiGenova – Un presepe con i “monconi” del ponte Morandi e le scene del crollo, in mostra in una fiera a Firenze. Torna a far discutere la decisione di allestire presepi e scene nelle quali viene riproposta la tragedia che il 14 agosto 2018 è costata la vita a 43 persone.
In un comunicato diffuso dai familiari delle vittime si chiede di riflettere sulla scelta fatta.

“Noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra esperienza terribile possano pensare che un presepe con i monconi del defunto Ponte Morandi possa diventare commemorativo – spiega il Comitato – Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini, pensando che laggiu’ persero la vita i loro affetti, non emerga nulla di commemorativo, per noi il ricordo passa attraverso pensieri teneri, iniziative delicate, un sorriso, una carezza, il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di piu’, per non permettere mai piu’ una tale vergogna”.

“Un presepe, che vuole essere “alternativo” – spiegano i familiari – con tutto il rispetto per il lavoro da cui e’ scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima. Ogni tanto non guasta lasciare in vita qualcosa di tradizionale perche’ il presepe ha un valore positivo, una nascita, una gioia che non vediamo nel crollo di un ponte per incuria, si puo’ dare spazio alla fantasia in molti altri contesti. Della nostra tragedia si parla ormai troppo poco, restano i lamenti di chi invoca giustizia e di fronte a noi appaiono i presepi”.