ambulanza bloccata via SacheriGenova – Ancora un’ambulanza bloccata dalle auto in divieto di sosta nel quartiere di Marassi. Questa volta è successo in via Sacheri dove la “creatività” di alcuni automobilisti ha rischiato di causare una tragedia.
L’ambulanza giunta sul posto per un soccorso a persona, infatti, non è riuscita a muoversi tra le auto parcheggiate senza alcun criterio nella stretta via che passa tra e sotto le case a Marassi alta.
I soccorritori hanno dovuto lasciare l’ambulanza nel punto dove era fisicamente impossibile proseguire ed hanno raggiunto il portone dove era in attesa la persona in difficoltà con la sola barella.
Altre manovre sono state necessarie per districarsi dalle auto e poter trasportare il paziente in ospedale per le cure necessarie.
Un evento che si ripete spesso in via Sacheri ma anche in altre vie della zona come via Gribodo, via Giglioli, via Remigio Zena, via Stefanina Moro, via Monterosa, via Menini e che ogni volta mette a rischio la vita delle persone.
Nel caso avvenuto, infatti, il paziente non era grave e l’attesa non ha causato ripercussioni ma solo “fastidi” all’infortunato ma se l’ambulanza avesse dovuto soccorrere una persona a rischio della vita l’intoppo poteva causare tragiche conseguenze.
I militi che conducevano l’ambulanza hanno lanciato un appello sulle pagine social del quartiere affinché chi guida rifletta sul fatto che l’ambulanza deve poter passare e che il trasportato potrebbe davvero essere chiunque, anche il conducente dell’auto parcheggiata male come già successo, con esito mortale, a Castelletto.
I residenti chiedono maggiori e rigorosi controlli da parte della polizia locale, anche nei confronti di auto “da corsa” che sfrecciano a qualunque ora del giorno e della notte, emettendo rumori inaccettabili (e facilmente individuabili).
Controlli che avvengono quasi esclusivamente nelle ore diurne quando il fenomeno della sosta selvaggia e delle “corse automobilistiche” è ovviamente più limitato.
Soprattutto chi corre con auto smarmittate e a velocità folli, infatti, si nasconde nell’oscurità come i ratti e come i roditori, preferisce le ore notturne per “esibirsi” nella sua dabbenaggine lungo il percorso piazza Galileo Ferraris, via Marassi, via Bertuccioni, via Robino, viale Virginia Centurione Bracelli e “ritorno”.
Si tratta di auto ben riconoscibili e “conosciute” in tutto il quartiere anche per il gusto discutibile di dotare le auto di scarichi chiaramente modificati ed illegali. Sembra incredibile che non si riesca a fermarle e a sanzionarle, come sarebbe giusto, prima che causino incidenti mortali come quelli avvenuti qualche mese fa, a Quezzi, sempre per l’alta velocità e il disprezzo per il codice della strada.