Savona – Sono state sequestrate dagli uomini dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del porto di Vado Ligure le 38 motociclette di nuova produzione provenienti dalla Cina ma spacciate per italiane.
Le moto, di cilindrata 650 cc, sono state importate da parte di una nota casa costruttrice italiana che le aveva correttamente dichiarate quali merci di origine cinese.
Un esame approfondito dei motoveicoli e della documentazione, tuttavia, ha permesso ai funzionari e ai militari della Guardia di Finanza di scoprire la presenza di loghi sulla carrozzeria che avrebbero spinto il compratore a ritenere la merce di produzione italiana.
Altro elemento che ha confermato il possibile grave fraintendimento è stata la lettura del numero identificativo del telaio, le cui cifre avrebbero ricollegato le moto alla fabbricazione nazionale.
Tutto ciò in assenza di qualsiasi indicazione attestante l’origine estera del prodotto.
Le moto e i documenti sono stati sequestrati per la colazione dell’articolo della legge 350/2003 che punisce con sanzione pecuniaria chi utilizza i marchi con modalità tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce siano di origine italiana.
L’importatore ha pagato immediatamente la multa pari a 30mila euro e chiesto l’istanza di dissequestro e regolarizzazione con la sistemazione di un adesivo non asportabile riportante la dicitura “Made in PRC” accanto alla punzonatura del telaio ed apposizione, sul libretto di uso e manutenzione dei motoveicoli, della scritta “Designed in Italy and Produced in PRC”.