Test rapidi, a partire da venerdì 7 gennaio, per la gestione delle persone positive al Covid 19. E’ l’ipotesi allo studio della Regione Liguria per affrontare l’ondata di casi di contagio e le difficoltà delle Asl a effettuare verifiche e accertamenti su tutti i casi e il tracciamento rapido dei contatti ravvicinati.
“Stiamo lavorando per varare un’ordinanza – ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che preveda, a partire da venerdì 7 gennaio, l’utilizzo dei test antigenici rapidi nella gestione dei positivi al Covid-19. È necessario intervenire, a fronte di un numero molto elevato di contagi in tutto il Paese a cui, grazie ai vaccini, non corrisponde un aumento altrettanto imponente dei ricoverati nei nostri ospedali”.
“Nel confronto costante con il governo – spiega Toti – come Regioni abbiamo già sollevato il problema legato alla difficoltà di gestione dei positivi e di tracciamento dei loro contatti stretti. L’obiettivo della misura che andremo ad adottare e di cui stiamo mettendo a punto i dettagli è migliorare questa situazione, alleggerendo anche la pressione a cui sono sottoposti i Dipartimenti di Igiene e i centri per i tamponi molecolari delle nostre Asl”.
Il presidente Toti osserva che la Liguria “paga la vicinanza con la regione della Costa Azzurra, considerata uno dei più grandi focolai europei. Questo ha determinato un aumento della pressione sui pronto soccorso dell’estremo ponente e, poi, in misura minore, anche del savonese e del resto del territorio. Certamente non aiuta il fattore demografico per cui, in una regione ‘anziana’ come la nostra, il rischio di ospedalizzazioni aumenta in modo sensibile: la stima è del 25% in più degli accessi nei nostri ospedali rispetto alla media italiana. Per questo è indispensabile proseguire con la campagna vaccinale per raggiungere tutte le fasce di popolazione per cui sia prevista la vaccinazione”.
Secondo quanto emerso dal bollettino odierno, sono 578 i pazienti ricoverati oggi negli ospedali (21 in più rispetto alla giornata di ieri), di cui 46 in terapia intensiva. “È evidente che l’aumento odierno dei ricoveri sia legato al minor numero di dimissioni nelle giornate a cavallo del Capodanno – spiega Toti – con un ritorno a regime già da domani. L’obiettivo è trasferire i pazienti positivi che abbiano superato la fase acuta nelle strutture territoriali a bassa intensità di cura per garantire loro l’assistenza di cui hanno bisogno prima del rientro al proprio domicilio. Dei 46 ricoverati in terapia intensiva, ben 33 non sono vaccinati”.
È inoltre previsto domani, martedì 4 gennaio, l’arrivo in Liguria delle prime 1080 confezioni del farmaco Molnupiravir (in pillole) per il trattamento dei pazienti positivi al Covid-19, secondo criteri analoghi a quelli per la somministrazione degli anticorpi monoclonali. Le confezioni saranno distribuite a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, dall’inizio della campagna vaccinale in Liguria sono stati somministrati 2.839.372 vaccini, pari al 99% di quelli consegnati.
In Liguria oltre l’88,25% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose di vaccino (1.220.875 persone) a cui si aggiungono 7.154 persone che hanno comunque prenotato la prima dose (per chi deve effettuare la prima dose è previsto comunque anche l’accesso diretto agli hub vaccinali sul territorio).
I liguri vaccinati con la dose booster sono ad oggi 475.092 pari al 32.46% della popolazione over 12.
Nella fascia 5-11 anni, risultano ad oggi 5.403 vaccini effettuati e 15.731 prenotazioni complessive.