Genova – Sono stati rinviati gli abbattimenti di maiali previsti questa mattina all’interno degli allevamenti della zona rossa interessata dalla peste suina in Liguria. Un ricorso degli allevatori ha infatti sospeso l’intervento anche se non salverà la vita degli animali per i quali, gli allevatori, hanno chiesto la macellazione.
In pratica, invece di essere uccisi per poi distruggere le carni con incenerimento, i maiali verrebbero uccisi e poi macellati per consentire agli allevatori di poter vendere la carne che non presenta pericoli per l’uomo se cotta.
I camion per il trasporto dei cadaveri dei maiali sono rientrati alle sedi e il personale addetto agli abbattimenti è tornato sui suoi passi in attesa del pronunciamento degli enti preposti.
Secondo gli allevatori i piccoli proprietari di animali e i piccoli allevatori hanno potuto ottenere la deroga che si vorrebbe estesa anche ai produttori più grandi.
Per il momento, però, la vita dei poveri maiali sembra salva.
Nessu abbattimento di cinghiali è invece previsto per il torrente Bisagno o per i boschi della Liguria dove è invece chiusa e vietata ogni forma di caccia.
Un “punto” delle strategie di lotta alla peste suina che vede contrapposte la Regione Piemonte che ha disposto l’abbattimento di 50mila esemplari e quella della Liguria che, invece, al momento non prevede alcun abbattimento.