via Toti StaglienoGenova – Nuove polemiche sull’incidente mortale avvenuto in via Toti, a cavallo tra Marassi e Staglieno e che è costato la vita a Marco Santeusanio, un ragazzo di 18 anni appena compiuti.
A puntare il dito sulle condizioni dell’asfalto, dopo la famiglia del ragazzo, il presidente del Municipio Bassa ValBisagno Massimo Ferrante.

“Esattamente un anno fa – scrive Ferrante su Facebook – denunciavo l’estremo pericolo per lo stato del manto stradale delle nostre strade cittadine chiedendo un piano straordinario di controlli, ripristini degli scavi e solleciti interventi.
In tutta risposta ho ricevuto accuse di strumentalizzazione dalla giunta e dalla maggioranza di centrodestra che amministra la città”.

Le indagini sull’incidente mortale sono ancora in corso e la dinamica di quanto è avvenuto è ancora incerta ma sono tanti i residenti della zona che parlano di incidenti a raffica per le condizioni dell’asfalto e delle strisce rosse tracciate sull’asfalto per segnalare la pista ciclabile e che diventerebbero “scivolose” con la pioggia.
Incidente fortunatamente non gravi ma che si ripetono da diverso tempo.

Le segnalazioni (e le proteste) di chi gira in città con mezzi a due ruote, a proposito di asfalto irregolare, pieno di buche e di dossi causati da lavori inadeguati per la posa di tubazioni e rete della fibra ottica, sono sempre più numerose e gli interventi di bonifica, sempre più spesso “rattoppi” sono a volte peggio.
In una città con il record di mezzi a due ruote e dove l’uso di questo mezzo è sempre più “punito” invece di essere incentivato per la riduzione del traffico e dell’inquinamento, la denuncia di Ferrante dovrebbe avere maggiore attenzione.