Genova – Prima il lancio di pietra contro l’edificio che ospita il centro di accoglienza La Casa del Noi e poi le scritte pro Putin e la famigerata “Z” che i soldati russi disegnano sui carri armati che bombardano l’Ucraina. Episodi gravi denunciati alle forze dell’ordine dalla Misericordia Ponente Soccorso e che hanno spaventato gli ospiti del centro, profughi ucraini fuggiti all’orrore della guerra e che, certamente, non hanno alcun ruolo nel conflitto.
Il primo episodio venerdì scorso, con il lancio di sassi contro la struttura e poi le scritte, farneticanti, che inneggiano a Putin.
I gesti di qualche sconsiderato sui quali indagano le forze dell’ordine che stanno visionando le immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza.
Ma intanto, nella piccola comunità ospitata – con molti bambini – cresce la paura di non essere “graditi” e quel senso di insicurezza che li ha spinti a scappare per cercare rifugio tra persone di Pace.
Il gesto ha suscitato lo sdegno di molti sui social