ciminiere fumo inquinamento
Genova – “Non esiste un termovalorizzatore che non inquina”. E’ la risposta di Luca Pirondini, capolista del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni amministrative per il Comune, alle dichiarazioni del sindaco uscente Marco Bucci a proposito della proposta di realizzare un inceneritore per rifiuti nell’area cittadina.

“Surreale – ha dichiarato Pirondini – che si continui a dibattere sulla costruzione di nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti. Dopo l’infelice uscita di Toti e poi di Rixi, ora anche Bucci sfodera una suggestione che guarda più al passato che al futuro”.

Il Movimento 5 Stelle è contrario al progetto e sottolinea che tutti gli impianti realizzati nel mondo sono inquinanti.

“Lo ribadiamo, per chi si fosse distratto – spiega ancora Pirondini – la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha votato la fine dell’esenzione dell’incenerimento dei rifiuti dalla direttiva sullo scambio di quote di emissione. Altolà, dunque, agli inceneritori: a partire dal 1° gennaio 2026 le aziende dei rifiuti dovranno infatti acquistare crediti di emissione per compensare le emissioni di CO2 prodotte e questo costo aggiuntivo servirà a rendere più conveniente l’applicazione dei principi dell’economia circolare. Morale: chi inquina, paga. Davvero ci conviene? E poi: ci farebbe bene?”.

“Smettiamola inoltre di lavarci la bocca con il termine sbagliato – prosegue Pirondini –  termovalorizzatore altro non è che un neologismo che sì suona bene, ma significa di fatto inceneritore, con la differenza che recupera parzialmente (e solo parzialmente) dell’energia dal calore sprigionato dalla combustione. Ma dopo aver bruciato i rifiuti, cosa ci rimane? Fatto 100, almeno il 30% è composto da scorie pericolose che poi vanno trattate in discariche speciali. E che dire dei fumi inquinanti, delle diossine? Possiamo anche prevedere dei filtri sempre più sofisticati, ma la verità è che comunque le sostanze nocive si diffonderebbero nell’aria. Davvero vogliamo che i nostri figli crescano vicino a un inceneritore?”.

Il Movimento 5 Stelle replica anche alle “accuse” di essere contrari a priori al progetto.

“Qui non si tratta di dire “no” a prescindere – spiegano al Movimento – Si tratta intanto di recepire due dati di fatto. Uno è stato ampiamente dimostrato da diversi studi: bruciare rifiuti fa male alla salute. E due: l’Unione europea ha tracciato la strada. In “REpowerEU”, cioè il programma dell’UE per rendersi indipendenti dal gas russo, infatti, non c’è nessun riferimento ai rifiuti o all’incenerimento nonostante gli sforzi della lobby di riferimento di farlo inserire. Il miglior recupero energetico, come attestato da diverse ricerche indipendenti, si attua semmai attraverso il recupero-riciclo di materiali rispetto alla loro combustione”.

“E comunque – chiude Pirondini – Bucci si è chiesto come mai nessun paese sta progettando nuovi inceneritori? Citare la Danimarca denota poca conoscenza della problematica: quella che è oggi conosciuta come la patria dell’incenerimento sta studiando un piano di decommissioning. In parole povere: stanno cercando una exit strategy. E lo sa Bucci che a Copenaghen sono stati costretti a togliere il divieto di importare rifiuti perché non riuscivano ad alimentare finanziariamente la struttura? Dunque, non solo inquinanti, ma costosi!”.