Genova – Accelerare sugli abbattimenti (depopolamento) dei cinghiali all’esterno della zona rossa istituita per l’emergenza della peste suina africana e sugli indennizzi alle attività colpite dall’emergenza. A chiederlo Coldiretti intervenendo al tavolo verde regionale istituito proprio per analizzare la situazione.
“E’ necessario – spiega Coldiretti – intervenire con la modifica immediata dell’art. 19 della legge 157/1992 semplificando le procedure per l’adozione dei piani di abbattimento approvati dalle regioni ed il rafforzamento delle competenze dell’ufficio commissariale previsto dal Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9. La situazione è ormai insostenibile e a farne le spese sono sempre di più le nostre imprese che hanno già dovuto provvedere alla macellazione dei suini, ma non stanno ricevendo nessun aiuto economico per poter affrontare questo momento di crisi, aggravato anche dagli sconvolgimenti dei mercati a causa della guerra in Ucraina e delle speculazioni”.
Dichiarazioni fatte al tavolo verde regionale che si è tenuto alla presenza del vicepresidente della regione Liguria, Alessandro Piana, e del Commissario straordinario per la Peste Suina, Angelo Ferrari. Presenti anche Coldiretti Genova con il direttore, Paolo Campocci, e Coldiretti Savona con il presidente, Marcello Grenna, ed il direttore, Antonio Ciotta.
“Bisogna acceleare il depopolamento con gli abbattimenti fuori dalla zona rossa per ridurre ulteriormente i rischi sanitari, stradali, ma anche il flagello costante dei danni alle colture – fanno notare Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- Abbiamo chiesto, infatti, una panoramica di quale sia lo stato dell’arte rispetto agli abbattimenti, agli indennizzi per le imprese agricole e alla quantità di allevamenti suinicoli ancora esistenti. E’ urgente che vengano messe in campo tutte le risorse umane ed economiche necessarie a ridurre il numero dei cinghiali e a risarcire le aziende che stanno subendo gravi ripercussioni a causa delle restrizioni imposte per il contenimento della Peste Suina africana con un evidente calo dei turisti nelle strutture ricettive, e non riescono a pianificare il proprio futuro a causa dell’incertezza e della poca chiarezza. Infine, proprio per incrementare gli abbattimenti, abbiamo chiesto oltre all’estensione del periodo venatorio, di analizzare tutte le forme possibili incentivando anche gli abbattimenti selettivi notturni con le apposite attrezzature”.