Cogoleto – Dubbi del consigliere regionale Ferruccio Sansa sul progetto per la realizzazione di un porticciolo turistico nella cittadina del ponente genovese.
“Leggiamo con grande preoccupazione – scrive Sansa sulla sua pagina Facebook – la notizia che il Comune di Cogoleto ha intenzione di realizzare l’ennesimo porticciolo, nonostante la Liguria abbia già il record di posti barca (1 ogni 47 abitanti), molti tra l’altro vuoti. Nonostante magistrati come Anna Canepa abbiano detto che i nuovi moli possono servire alle mafie per radicarsi nella nostra terra. Eppure ecco che arriva il nuovo progetto di Cogoleto, un’opera che costerà 100 milioni di euro”.
“Entrando nei dettagli del progetto – scrive ancora Sansa – grazie anche al prezioso aiuto del consigliere comunale M5S di Cogoleto Luca Gotro che ha sollevato il caso, abbiamo scoperto che la relazione del progetto rivela che i cassoni del porticciolo potrebbero diventare contenitori del materiale inquinato della Stoppani che fino a oggi è conservato sul piazzale antistante alla fabbrica. Una soluzione che solleva preoccupazione per la popolazione e i turisti”.
Ma, sempre secondo le osservazioni del consigliere regionale Sansa, ci sarebbe un altro punto che richiede assolutamente un chiarimento, visto anche che il progetto prevede finanziamenti statali e un partnership pubblico-privato.
“Nel febbraio 2014, come scrisse Repubblica, – prosegue ancora Sansa – un’operazione contro la camorra della Direzione Distrettuale Antimafia (dda) di Napoli portò all’arresto di 29 persone e al sequestro di 20 villette sulla collina di Cogoleto”.
Le cronache di allora – scrive Sansa – ricordano che “le villette erano di proprietà di una società che farebbe capo ad una persona che, in un articolo del Fatto Quotidiano viene indicata come “nipote del defunto boss Michele Zaza…’”.
Secondo Sansa la società che oggi si propone di realizzare il porticciolo sarebbe di proprietà dell’azienda entrata nelle indagini di cui si accennava sopra e che possiederebbe terreni e proprietà sempre a Cogoleto.
Secondo il consigliere Sansa la cittadina del ponente genovese sarebbe “al centro dei suoi affari”.
“Sulla pagina Facebook del sindaco di Cogoleto, Paolo Bruzzone, il progetto del nuovo porticciolo è stato presentato in pompa magna e commentato da decine di persone – fa notare il capogruppo della Lista Sansa -. Tra queste una persona di Napoli che pare bene informato sulla questione. Si tratta soltanto di un omonimo? I soldi necessari per realizzare l’opera arriveranno dall’azienda ma è previsto, appunto, un partenariato pubblico-privato. Insomma, ci sarebbe di mezzo anche un massiccio investimento pubblico”.
“Siamo alle solite – conclude Sansa – c’è ancora in Liguria chi crede che sviluppo voglia dire cemento. Ma il sindaco di Cogoleto deve prima qualche risposta ai suoi cittadini: perché ha presentato pubblicamente il progetto di una società privata? Gli sembra opportuno anche considerando che l’avvocato della società è stato tanto a lungo suo compagno di partito e di consiglio comunale? Il Sindaco era a conoscenza degli episodi di cronaca che abbiamo citato?
E infine: tombare in mare i rifiuti della Stoppani garantisce la salute della gente ed è una buona pubblicità per attirare turisti a Cogoleto?”.