Sturla cinghiali junglaGenova – La stagione delle forti piogge si avvicina e i residenti della zona di Sturla che si affacciano sull’omonimo torrente sono sempre più preoccupati. Il greto del corso d’acqua è invaso dalla fitta vegetazione e invece dei tanto sospirati operai si vedono circolare solo anatre e cinghiali in numero sempre crescente e le rassicurazioni dell’assessore alle manutenzioni Mauro Avvenente e del presidente del Municipio, Federico Bogliolo, non sono più sufficienti a tranquillizzare chi abita e lavora nelle aree esondabili.
Il torrente Sturla, nel suo percorso da Borgoratti al mare, è sempre più simile ad una jungla equatoriale e le ripetute richieste di intervento, ad oggi, restano lettera morta mentre la stagione in cui tradizionalmente, nel capoluogo ligure avvengono le alluvioni, si avvicina sempre più velocemente.
A raccogliere le preoccupazioni dei residenti e di quanti percorrono ogni giorno le aree esondabili che in passato hanno visto vittime e disastri Serena Finocchio, consigliere di opposizione del locale Municipio.

“L’autunno si avvicina – spiega la delegata al Municipio – e sono mesi che i cittadini che abitano in zone vicine al torrente continuano a invocare l’intervento del Comune e degli enti preposti per evitare che resti l’incuria e il degrado in cui versa lo stato dell’alveo. Non capiamo cosa stia accadendo e perchè ancora non siano stati fatti gli interventi che possono mettere in sicurezza un corso d’acqua tristemente conosciuto per le tragedie che ha causato”.

La cura e la manutenzione dei rivi non è materia di “discussione politica”. Tutti gli esperti sono concordi nell’affermare che la prevenzione è lo strumento più forte in mano alle amministrazioni locali, per evitare o quantomeno ridurre il rischio di disastri.
La manutenzione dei greti dei torrenti è fondamentale per ridurre il rischio idrogeologico e la questione non prevede dibattito o “sfumature”.

“Ci sono aree – spiega Serena Finocchio – come le Nasche, San Desiderio e Borgoratti in cui la vegetazione cresce in modo totalmente incontrollato e al problema di arbusti e alberi si aggiunge la presenza sempre più numerosa di branchi di cinghiali che hanno scelto il greto del torrente come abitazione”.

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